Marco Schenardi ha lasciato il calcio per dedicarsi alla politica. Schenardi, 52 partite e 4 gol e la promozione in serie A con la Reggiana di Carletto Ancelotti oggi è assessore allo sport nel comune di Terni. E’ stato uno dei due eletti della lista “Terni per loro” una delle tre liste civiche che hanno affiancato Alternativa Popolare in appoggio del candidato sindaco Stefano Bandecchi. “Era il mio presidente alla Ternana – ricorda Schenardi  – mi era stato chiesto dall’attuale vice sindaco Riccardo Corridore di dare un sostegno alla candidatura di Bandecchi. Subito mi ero rifiutato perché mi ritenevo un uomo di campo, allenavo la Under 17 della Ternana. Io non ho mai fatto politica e manco ci pensavo. Alla fine mi hanno convinto e sono risultato il più eletto nella mia lista ma pensavo solo di fare il consigliere comunale e di proseguire la mia attività di allenatore. Poi è successo che ero sul campo che stavo allenando quando mi hanno chiamato dicendomi che dovevo andare in Comune a firmare le mie dimissioni da consigliere per assumere il ruolo di assessore allo sport, perché quello era il ruolo che mi competeva. Così il giorno dopo ho firmato anche le dimissioni da allenatore delle giovanili della Ternana, dato che avevo ancora un anno di contratto e mi sono gettato in questa avventura. Per adesso sono una trottola: sono impegnato ventiquattro ore al giorno.  Sono stato travolto dagli eventi: dato che non posso promettere soldi alle società, almeno sanno che possono sempre contare sulla mia presenza. Così sono ovunque c’è tanta attività sportiva a Terni. In questa fase, però, più che di sport mi occupo di bandi, norme e di regolamenti. Devo dire la verità: se tornassi indietro non so se lascerei il calcio anche se è una bella avventura perché conosci tante persone e tante realtà sportive. Ciò che spero di ritrovare è un certo equilibrio perché così non posso reggere a lungo. Il campo mi manca molto perché in mezzo al campo e negli spogliatoi comandavo, come assessore è più complicato”.