Mister Diana saranno tutti a disposizione? “Si’, ci siamo tutti”. C’è il rischio di sottovalutare l’impegno? “Non si possono fare questi ragionamenti e in ogni caso il risultato sarà il frutto del lavoro settimanale non di una nostra sottovalutazione”. Sarà però sempre un testa-coda “La Viterbese valori veri e la classifica non rispecchia le qualità
Mister Diana saranno tutti a disposizione?
“Si’, ci siamo tutti”.
C’è il rischio di sottovalutare l’impegno?
“Non si possono fare questi ragionamenti e in ogni caso il risultato sarà il frutto del lavoro settimanale non di una nostra sottovalutazione”.
Sarà però sempre un testa-coda
“La Viterbese valori veri e la classifica non rispecchia le qualità del gruppo. In ogni caso li rispettiamo come tutti gli avversari del resto”.
Per la formazione ci saranno novità?
“I ragazzi hanno capito che a fronte delle mie scelte c’è una strategia che punta a scegliere i giocatori adatti alla partita. Stiamo pensando qualcosa per questa partita. Quando si prova si può sbagliare. Ho ancora qualche dubbio sul modulo e sui giocatori. Ai ragazzi ho detto che sono in difficoltà nella scelta perché tutti mi hanno dato garanzie. I ragazzi hanno capito questo concetto””.
Veniamo alla sua squalifica, come l’ha presa?
“Non mi sottraggo alle mie responsabilità, chi ha preso questa decisione avrà avuto le sue ragioni ma non c’è un contraddittorio. Io non ho bestemmiato, ho inveito contro un parente. Ciò nonostante chiedo scusa. Ma se posso aggiungere qualcosa vorrei dire che mi sento ferito. Non mi piace fare la vittima però mi aspettavo più garantismo. Nessuno ha scritto “presunta” bestemmia. Poi è vero che c’è chi ha preso la mia parte ma la gente legge i titoli. Però, ripeto: a prescindere chiesto scusa. Un momento di rabbia può capitare io fatico l’allenatore in questo modo, con grande trasporto ma non ho pronunciato una bestemmia. Ne prendo atto e vado avanti, però, avrei preteso più garantismo”.
Una regola che va rivista?
“Le regole le fanno altri, c’è una Procura federale che è in campo per questo motivo e onestamente non so se l’Associazione calciatori muova dei passi sotto questo punto di vista. Probabilmente li dovremo avvertire perché anche loro abbiamo un maggior controllo delle dinamiche. Poi ciò che rilevo è che non c’è un contraddittorio o un video che possa accertare cosa realmente è successo. Non possiamo far altro che accettare il responso.
C’è una persecuzione nei suoi confronti?
“Posso solo dire che un allenatore in quel momento della partita sta pensando a tutto tranne che c’è una persona dietro che ascolta. Dobbiamo vivere nelle regole e le dobbiamo accettare nella speranza che possano cambiare. Mi auguro che valga per tutti. In ogni caso ho sbagliato e chiedo scusa anche solo per il fatto di aver lasciato intendere ciò che non ho detto espressamente. Logico che devo fare un lavoro su me stesso perché voglio diventare un allenatore importante devo migliorare anche sotto il profilo del controllo emotivo. Non mi ritengo un allenatore maleducato, anzi ho smorzato i toni con gli allenatori avversari e ora tendo sempre a dialogare con loro in modo sereno”.
Ma perché queste “frasi” arrivano solo nella ripresa? Non è possibile che sia legato al fatto che cambia tra un tempo e l’altro il soggetto, cioè il funzionario della Procura?
“Magari quando sei alla fine della partita l’enfasi è diversa”.
Fiducia piena in Baresi?
“Ci mancherebbe, nemmeno ne discutiamo. Cercherò di parlare poco, Alessio è bravo e ho uno staff di ottimo livello”.
Lo scorso anno col Renate ha girato a 42 punti, quest’anno con la Reggiana può migliorare.
“Ci sono punti importanti per raggiungere questo traguardo ma li dobbiamo andare a prendere. Io mi auguro di essere ad aprile nella stessa situazione”.
Si può parlare di una volata a tre?
“Non ci siamo scrollati di dosso nessun, perché questo è un girone complicato. Il mio auspicio è che nessun’altra squadra possa rientrare ma ho visto cosa ha fatto lo scorso anno l’Alessandria che a febbraio era a meno 13 e ha vinto”.
Ci sono ancora tante variabili?
“Una può essere il mercato di gennaio. La mia speranza è di vincere anche le partite sporche, non sempre solo dominando l’avversario”.
Quanto pesa l’assenza di Cigarini?
“Resta un’assenza pesante per il valore del giocatore non certo per chi lo sostituisce che è all’altezza. Adesso arrivano le diffide e capiterà ad altri”.
Ha paura del ritorno del Covid visto ciò che è successo al Modena?
“C’è un allarme in tutta italia. Non paura ma dobbiamo stare attenti. Noi siamo quasi tutti vaccinati”.
Cosa si aspetta dal terreno di gioco?
“Ho visto che hanno fatto dei lavori. Ci hanno giocato squadre di serie A, penso che ci possiamo giocare anche noi. Ho giocato in campi peggiori”.
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