Il club calabrese si sente forte di quel quartultimo posto che alla Reggiana è sfuggito per la sconfitta all’ultimo secondo a Vicenza. Il caso Gabriele Piccinini
Non succederà, perché i milioni derivanti dai diritti tv sono una ciambella di salvataggio per le società ma in questo momento il Chievo Verona è in evidente difficoltà per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B. La conferma viene dal cambio di rotta di Alvini che si era promesso al Chievo e poi ha accettato in fretta la proposta del Perugia ma anche dal fatto che il club veronese deve ancora sciogliere la riserva che dovrebbe portare Stefano Vecchi sulla panchina. Da tempo, però, i problemi di budget e di chiusura del bilancio sono al centro dei pensieri del Chievo Verona.
Come detto: non succederà e siamo convinto che alla fine il presidente Campedelli troverà le necessarie risorse per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B, magari con l’aiuto dell’Inter ma in caso di mancata iscrizione sarà riammessa al campionato il Cosenza, la quartultima in classifica.
Ecco la beffa che chiuderebbe il cerchio di una stagione maledetta per la Reggiana, si’ perché i granata sono arrivati terzultimi in virtù di un mancato pareggio a Vicenza. Ve lo ricordate? Il gol di Jallow allo scadere quando il risultato doveva essere inchiodato sul pareggio. Ebbene speriamo che ciò non accada e che il Chievo si iscriva regolarmente al campionato perché sarebbe una beffa atroce non essere riammessi per quel maledetto pareggio mancato all’ultima giornata a Vicenza. Non ci vogliamo pensare anche se a Cosenza, ovviamente, ci credono.
Oggi, lunedì’, alle 12 inizierà la nuova stagione della Reggiana con la presentazione del tecnico Aimo Diana, poi si darà il via alle danze con il mercato che prenderà il sopravvento.
Radio mercato parla della possibilità che Ivan Varone (oltre a Lunetta di proprietà dell’Atalanta) segua Alvini al Perugia ma in realtà non è proprio così’ perché l’ex mister granata alla corte del Perugia ha poco “potere” di operare sul mercato ma soprattutto Varone ha espresso la volontà di rimanere in granata. Ma il vero “problema” se cosi’ lo vogliamo definire risiede nel fatto che – giustamente – il diesse Doriano Tosi ha previsto nei contratti stipulati per la serie B una clausola di recessione per alcuni atleti (Ajeti, Gyamfi, Germoni) e anche a un ingaggio proporzionato alla categoria (la serie C) per i giocatori che lo scorso anno facevano parte della rosa della serie B. Questo elemento potrebbe aver creato qualche “mal di pancia” e da qui la ventilata ipotesi, soprattutto da parte dei vari procuratori, di trovare un’altra soluzione per mantenere il contratto in essere nella stagione 2020/21. Comprensibile ma in realtà nessuna squadra di serie C può garantire questi stipendi ed è difficile che i granata abbiano mercato in serie B dopo la deludente stagione.
Morale della favola: difficilmente qualche giocatore sotto contratto con la Reggiana potrà sperare di rimanere in serie B e difficilmente troverà una serie C che rispetti il contratto dello scorso anno. Per questo motivo si può dire che Rozzio e compagni sono blindati.
Capitolo Gabriele Piccinini: il centrocampista del Lentigione tornerà alla Reggiana ma allo stesso tempo una società professionistica lo potrà prendere a parametro senza poter contrattare il prezzo del cartellino perché al giocatore non è stato fatto firmare, due anni fa, un contratto professionistico (addestramento tecnico) anche perché la Reggio Audace era in serie D, quindi il suo trasferimento al Lentigione è stato a titolo definitivo con un accordo “privato” tra le due società. Se è vero che il Pisa lo vuole lo potrà prendere pagando alla Reggiana, via Lentigione, il parametro di 30 mila euro. Cosi’ era successo anche con Alessandro Muro che dalla Reggio Audace era stato trasferito a titolo definitivo al Lentigione e poi ceduto alla Correggese ma in questo caso senza accordo “privato” tra le due società per cui Muro può passare a un club professionistico pagando solo il parametro alla Correggese.
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