Pellegrini: “Giocare nella Reggiana è un sogno che si realizza”

Pellegrini: “Giocare nella Reggiana è un sogno che si realizza”

“Gubbio è un campo ostico per noi ma sapremo affrontare al meglio le difficoltà. Spero di giocare ma il mio intento è sempre quello di farmi trovare pronto sia che gioco dall’inizio o nel corso della partita”.

Jacopo Pellegrini torna a Gubbio come il grande ex ma sopratuttto è un valore aggiunto per l’allenatore Aimo Diana perché sa che può sempre contare su di lui. E’ stato così anche con l’Ancona quando pur partendo dalla panchina è stato decisivo per costringere De Santis all’espulsione per somma d’ammonizione. «Sono entrato dalla panchina con l’idea di dare una mano alla squadra e sono contento di aver fatto la mia parte per portare a casa i tre punti. La vittoria era fondamentale per il morale dopo la sconfitta di Fiorenzuola ed in un modo o nell’altro ci siamo riusciti, questo è ciò che conta».

Domenica a Gubbio, in un vero e proprio test verità, ricoprirà il ruolo di ex, come se l’aspetta?

«So che per la Reggiana il campo di Gubbio è sempre stato ostico. Lo scorso anno è arrivata una sconfitta dolorosa e quindi siamo consci di ciò che ci aspetta. Sono contento di tornare a Gubbio e farò di tutto per farmi trovare pronto. Sono sempre a disposizione della squadra. Abbiamo alle spalle una settimana molto complicata ma il gruppo ha lavorato sodo e i tre punti con l’Ancona ci consentiranno di prepararci al meglio per questa trasferta umbra. Il Gubbio è una squadra che ha la capacità di mettere in difficoltà tutti ma il successo con l’Ancona ci ha ridato certezze e sono convinto che ritroveremo anche un gioco fluido”.

Si candida per una maglia da titolare?

Decide il mister Diana, il mio compito è di farmi trovare pronto e preparato sia che giochi dal primo minuto o nel corso della partita. Spero di dare un contributo alla causa».

Da reggiano che ha fatto la trafila nel settore giovanile quali sono le sue sensazioni?

«Per me indossare la maglia granata è un sogno che si realizza. Sono sempre stato un tifoso della Reggiana e ancora oggi molti miei amici sono in curva Sud a tifare”.

Come giudica i fischi a fine primo tempo?

I tifosi ci hanno sostenuto come al solito, non è facile digerire una sconfitta come quello di Fiorenzuola anche se abbiamo davvero bisogno del loro sostegno. Nel corso della partita quando ci sono dei momenti di difficoltà percepiamo il loro incitamento”.

La Reggiana in questa prima parte di stagione non ha ancora trovato una sua precisa identità.

Devo dire che mi sono sempre trovato a mio agio nel calcio proposta da Diana anche se quest’anno si parla verticalità nella manovra e meno di possesso palla. Nelle ultime due partite non abbiamo messo in mostra tutte le nostre qualità e per questo dobbiamo e possiamo migliorare. Nell’attuale gruppo c’è uno zoccolo duro di giocatori che sa trasmetterci certezze e coesione. Ci sono leader importanti a cui fare riferimento”.

I numeri, però, sono dalla parte della Reggiana.

Ci sono molte squadre competitive e c’è equilibrio, dobbiamo cercare di stare nella zona alta per poi vedere con chi ce la giocheremo. In questo avvio di stagione abbiamo vinto 5 partite su 7 e dunque sono fiducioso”.

Wainer Magnani
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