Alberto Bertolini, oggi vice allenatore di Paolo Zanetti a Venezia, ha giocato nella Reggiana nella stagione 2004/05 con 29 presenze e 5 gol e nei due anni successivi ha militato nel Monza (54 presenze e 10 gol) sfiorando per tre anni di fila la serie B dato che il suo sogno si è sempre fermato ai play off. Ha giocato quasi 400 partite in serie C (391 presenze e 48 gol) e ora da quattro anni è il vice allenatore di Paolo Zanetti.
“REGGIO MERITA LA SERIE B PER PASSIONE E CUORE”
Alberto Bertolini cosa ricorda della sua Reggiana?
“Porto dentro tanti ricordi: il calore dei tifosi, una piazza viva, emozionante che vive di calcio. E’ stata una bella esperienza. Io ero nel culmine della mia carriera e sportivamente sono state tre annate ricche di gioie”.
Ma non da un punto di vista economico dato che è arrivato il fallimento e soprattutto avete giocato senza ricevere stipendi.
“Quando volgi lo sguardo al passato sono le emozioni i ricordi più belli e a Reggio ne ho vissuti tantissimi”.
Bruno Giordano a Telereggio in occasione di ToB Reggiana ha ricordato la partita col Napoli.
Reggiana-Napoli e Napoli-Reggiana sono le due partite che mi hanno colpito ed emozionato perchè ti hanno fatto sentire un giocare di serie A. I 60 mila tifosi del San Paolo e i 20 mila del Giglio non sono situazioni normali per una serie C. Non dico che eravamo fuori dal contesto ma di grande fasciano. Poi a Reggio abbiamo vinto per 2 a 0 ed è stata una festa straordinaria”.
Quella Reggiana era composta da giocatori di spessore.
“Un buon gruppo costruito per stare in alto e siamo stati protagonisti per tutta la stagione poi ai play off è andata male”.
Poi due anni al Monza.
“E sono stati altrettanto soddisfacenti perché giocati da protagonisti anche se la serie B è sfuggita sul traguardo perché ho perso due finali play off: la prima col Genoa e poi col Pisa. Però sono stati anni in cui mi sentivo forte e di poter essere decisivo come spesso è successo. Ricordo con molto affetto quelle due stagioni. Anche a Monza ho ricordi bellissimi. Ma del resto è normale portare nel cuore piacevoli ricordi quando vivi stagioni positive”.
La Reggiana ora è tornare in serie B dopo 21 anni.
“Faccio una premessa: la Reggiana ha fatto qualcosa di straordinario perché è partita da zero e ha costruito questo suo successo dalle fondamenta. Non conosco e non giudico la società ma posso rimarcare che ha investito nelle persone giuste e ha raccolto i frutti di questa solidità dirigenziale. Faccio tanti complimenti e sottolineo che non è semplice vincere due campionati consecutivi”.
Ora deve pensare alla salvezza?
“Il primo anno si cerca sempre di consolidarsi nella categoria. Non mi permetto di valutare e non giudico ma nel confronto a Reggio la Reggiana mi ha fatto un’ottima impressione sotto ogni punto di vista: organizzativo, tecnico e dirigenziale. La Reggiana ha le idee chiare sa quel che fare in campo e vende cara la pelle contro tutte le avversarie”.
Il Monza non è da meno.
“Diciamo che è una neo promossa atipica con alle spalle una proprietà da serie A”.
Domenica c’è Monza-Reggiana che partita si aspetta?
“Sarà un match aperto a qualsiasi risultato, una sfida caratterizzata da un grande equilibrio tattico ma sono certo che entrambe le squadre cercheranno la vittoria attraverso un calcio propositivo”.
Sarà la condizione atletica a fare la differenza?
“In questo campionato la condizione atletica incide molto”.
Anche le individualità?
“Quando una partita è in equilibrio possono essere i singoli a fare la differenza. Ma ripeto: sarà equilibrata e mi auguro spettacolare”.
Al Sudtirol aveva in squadra Mazzocchi.
“E’ un ragazzo molto serio e dotato tecnicamente. L’ha dimostrato al Sudtirol e ora alla Reggiana in serie B. Sono ragazzi affidabili come tutti quelli che escono dal settore giovanile della Reggiana, vedi anche Lunetta che conosco bene”.
“Quella sconfitta al Venezia è servita per le partite successive dove abbiamo vinto proprio facendo tesoro della lezione di Reggio Emilia”.
E’ una serie B divisa in due tronconi oppure ancora indecifrabile?
“E’ certamente una Serie B di alto livello. L o dicono tutti ma è la verità e credo lo confermino tutte le partite giocate con grande equilibrio. Non è facile vincere per nessuno e nulla è scontato. E’ dunque vero che la classifica si sta allungando perché le squadre davanti rose importanti: co sono 6 o 7 squadra da serie A”.
Ma anche in cosa è difficile trovare la squadra materasso.
“E’ assolutamente vero perché anche Cremonese e Pescara hanno organici importanti. Sarà un torneo tutto da giocare. Nulla di scontato”.
Non hai mai pensato di allenare una Prima squadra?
“No, sto bene cosi’. Lavorare con Paolo Zanetti è un privilegio e un motivo d’orgoglio. Questo è il quarto anno di questa nostra collaborazione. Ci siamo conosciuti per caso poi abbiamo iniziato il percorso a Bolzano col Sudtirol per due anni, poi Ascoli e ora Venezia. Tutto perfetto”.
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