SONO TRE I PUNTI SUL TAVOLO: CAPIRE DOVE E’ SCATURITO IL FOCOLAIO
PENSARE ALLA SFIDA COL VENEZIA E RIPARTIRE DOPO LA SOSTA
La Reggiana deve prendere atto della sconfitta a tavolino contro la Salernitana, partita in programma sabato ma il primo elemento da mettere al centro delle attenzioni è la salute di tutti i tesserati. Speriamo ma ne siamo convinti, che tutti i 21 giocatori risultati positivi al Covid stiano bene, cosi’ come i sei componenti dello staff tecnico. Questa deve essere la prima preoccupazione perché è fondamentale.
Detto questo occorre prendere atto che il protocollo sanitario sottoscritto all’inizio della stagione da tutte le società di serie B è chiaro e se la Reggiana per sabato non avrà a disposizione 13 giocatori di cui un portiere perderà la partita a tavolino. E’ possibile per sabato avere a disposizione, cioè negativi al tampone, 12 giocatori più un portiere? Al momento è difficile per non dire impossibile. Della lista di giocatori che fa testo, cioè quelli numerati, sono rimasti negativi solo 7 atleti (5 prima squadra più i giivani Gsleotti e Lambertini) cui si potrebbero aggiungere i primi tre fermati dal Covid (Rossi, Muratore e Lunetta) e siamo a 111. Per i giocatori trovati positivi dopo Ascoli non sono ancora trascorsi i 10 giorni di quarantena che potrebbero scadere a ridosso della trasferta di Salerno. Ma forse non è nemmeno questo l’aspetto primario perché essere “negativi” al tampone non significa essere pronti per scendere in campo. E’ questo il vero problema per la Reggiana: le condizioni fisiche e atletiche dei 21 giocatori che sono stati trovati positivi al Covid 19 e che sono andati in quarantena. Quanti, non avendo sintomi, si sono potuti allenare a casa? E in che modo? Per questo motivo, se tutto procede per il meglio è doveroso pensare alla prossima sfida interna contro il Venezia per farsi trovare il meno impreparati possibile e poi superato questo ostacolo affidare alla provvidenziale sosta di campionato la speranza di una ripartenza. Nel frattempo chi di dovere, vale a dire staff medico granata, società e Ausl dovranno trovare delle risposte e delle soluzioni al problema emerso in queste settimane. Non c’è altra soluzione possibile. Gridare al campionato falsato, che pure sarà cosi’ e lo sarà più andiamo avanti, non conta perché le regole sono state scritte prima e accettate dalle società.
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