Staiti: “Vi spiego come si fa a vincere il Derby”

Staiti: “Vi spiego come si fa a vincere il Derby”

“La Reggiana ha grandi individualità che possono decidere la partita in ogni ogni momento, è una squadra costruita per vincere”

Nella mente di Lorenzo Staiti c’è una data e una partita che sono scolpite nella sua mente e nel suo cuore: 27 ottobre 2019, Modena-Reggiana. “Sono entrato nell’azione che ha portato in gol Scappini – ricorda Staiti – abbiamo festeggiato sotto la curva dei nostri tifosi. E’ stato un derby che non potrò mai dimenticare, uno dei più belli che ho giocato”.

Staiti assieme alla moglie

Si è reso conto di cosa significa giocare un derby?

“E’ una partita differente dalle altre, inutile negarlo. E’ una cosa speciale che ha motivazioni aggiuntive incredibili per i tifosi ma anche per chi scende in campo. E’ una partita che serve per dare slancio all’intero campionato”.

Sarà decisiva anche se siamo solo alla seconda giornata?

“Siamo all’inizio ma vincere il derby significa tanto. Quel successo due anni fa ci diede consapevolezza nei nostri mezzi. Varrà lo stesso discorso per la Reggiana di Diana”.

Sarà un derby speciale per Stefano Scappini che ha segnato il gol partita due anni fa, lo scorso anno ha militato nel Modena e lunedì ci torna da avversario.

“Stefano è un professionista esperto e saprà gestire le tensioni e le emozioni”.

Ha mantenuto rapporto con i suoi ex compagni?

“Mi sento spesso con Paolo Rozzio e Fausto Rossi e ho un legame speciale con Alessandro Spanò”.

Staiti e la Coppa della vittoria play off

Che idea si è fatto di questa Reggiana?

“Inutile dire che ha allestito una rosa importante con due giocatori per ogni ruolo. Un organico attrezzato per giocare un campionato difficile e mai scontato come la serie C”.

Le sue favorite?

“La promozione se la giocheranno Reggiana, Modena, Siena, Pescara ed Entella. La Reggiana farà di tutto per essere protagonista ma ne vince una sola e i play off sono una lotteria. Il rischio è veramente quello di stare per tanto tempo in serie C”.

Che partita si aspetta?

“Potrebbe essere un match bloccato perché in un derby conta solo vincere. Non importa se giochi male ma se porti a casa la vittoria il derby avrà sapore speciale”.

Tutti dicono che sarà una partita equilibrata?

“E’ normale perché si affrontano due formazioni di alto livello ma certamente sarà una partita combattuta”.

Chi è il suo uomo derby?

“La Reggiana ha un ottimo collettivo come del resto il Modena, per cui sarà una sfida tirata. La deciderà un episodio: un calcio da fermo, un errore individuale oppure una prodezza dei tanti protagonisti che possono da soli decidere questo derby”.

Sarà come sempre un grande spettacolo di pubblico?

“E’ stato bellissimo due anni fa con 15 mila persone, lo sarà anche lunedì nonostante le limitazioni”.

La Reggiana ha puntato su atleti navigati ed esperti come Cigarini e tanti altri. E’ una filosofia che paga in serie C?

“Assolutamente, proprio perché la categoria richiede giocatori importanti che conoscano ciò che li aspetta. Occorre saper gestire le pressioni, le aspettative e saper anche navigare, se capita, in acque agitate”.

C’è un elemento che depone a favore della Reggiana: la passione dei tifosi?

“So di cosa stiamo parlando perché i tifosi a Reggio sono qualcosa di spettacolare. Quando indossi la maglia granata provi una sensazione da brividi. Ho avuto la fortuna di vivere queste emozioni e i tifosi ci hanno letteralmente trascinato. Si è creato un legame con la città stupendo e indissolubile. E’ stato bello rivedere alla prima giornata lo stadio pieno di passione e di calore. I tifosi a Reggio sempre stati presenti, non sono mai mancati e si sono fatti sentire nei momenti buoni come in quelli negativi”.

Gioca nel Lentigione del presidente Alfredo Amadei, figlio del patron granata Romano ma non ha mai parlato di Reggiana?

“Il nostro presidente è sempre presente al campo ma con lui parlo solo del Lentigione”.

Quindi non si è mai posto l’obiettivo di un ritorno alla Reggiana con un altro incarico?

“Ho ancora tanta voglia di giocare, più avanti si vedrà cosa mi riserverà il futuro”.

Un futuro, però, sempre a Reggio Emilia?

“L’idea è di continuare a vivere a Reggio”.

Lo scorso anno ha pensato per un attimo di fare col Lentigione il derby con la Reggiana?

“Siamo una società ambiziosa, con una proprietà solida e abbiamo fatto un buon campionato. Siamo andati vicini a vincere ma gli infortuni nel momento cruciale ci hanno tolto qualcosa. Anche quest’anno vogliamo essere protagonisti ma lo scopriremo nel tempo”.

Lunedi’ sarà presente allo stadio Braglia?

“No ma la guarderò in tv”.

Wainer Magnani
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