“L’ho già detto a staff e squadra: sono stati bravi. La Reggiana ha fatto un grandissimo campionato, difficile da prevedere all’inizio della stagione ma ha dimostrato al calcio italiano che anche in serie C si può giocare un grande calcio abbinato al risultato e non far prevalere l’esito della partita allo sviluppo di un’idea di calcio offensivo e spettacolare”.
Il direttore sportivo Doriano Tosi inizia nel fare i complimenti al Modena: “Nel nostro mondo ci sono frasi di circostanza o di interesse da parte di chi deve fare carriera o vive di calcio, io invece mi posso permettere il lusso di poter dire realmente ciò che penso perchè non devo far carriera e per questo faccio i complimenti al Modena per la vittoria del campionato perché per avere la meglio sulla Reggiana occorreva una squadra forte e fortunata”.
Se parla di fortuna Tesser si arrabbia.
“Essere fortunati, soprattutto nel calcio che è uno sport ingiusto, è una qualità importante. Spero che non si offendano se dico questo”.
Perché il calcio è uno sport ingiusto?
“lo insegnano a Coverciano: dopo i punteggio delle partite sono alti la squadra più forte prevale, vedi il basket o la pallavolo mentre nel calcio possono prevalere gli episodi e non sempre viene premiato il migliore”.
Dunque tra Modena e Reggiana è stata solo una questione di un episodio?
“Il Modena è una squadra forte che ha trovato la sua annata perfetta. Anche noi lo siamo ma siamo costretti a giocarci la serie B ai play off. Pero, ripeto, faccio i complimenti a società, dirigenti, allenatore e giocatori del Modena perché sono stati bravi nell’avere la meglio su una squadra altrettanto forte come la Reggiana”.
Nel corso delle ultime settimane aveva alzato la voce e creato qualche vibrante polemica.
“Fa parte del percorso di un campionato avvincente, tirato e molto equilibrato. Ma oggi per il Modena è il momento dei festeggiamenti e noi dobbiamo rosicare ma passerà. Sotto un profilo professionale non dico che li invidio ma sono nelle migliori condizioni possibili per guardare al futuro avendo una società forte, staff tecnico e squadra competitiva e il tempo per programmare. Noi invece dobbiamo aspettare il 17 maggio per cimentarsi in questa lotteria dei play off”.
E’ anche il momento per stilare un bilancio della stagione della Reggiana.
“L’ho già detto a staff e squadra: sono stati bravi. La Reggiana ha fatto un grandissimo campionato, difficile da prevedere all’inizio della stagione ma ha dimostrato al calcio italiano che anche in serie C si può giocare un grande calcio abbinato al risultato e non far prevalere l’esito della partita allo sviluppo di un’idea di calcio offensivo e spettacolare”.
E’ consolidato in tutti gli addetti ai lavori che la Reggiana ha giocato il più bel calcio della serie C.
“Ho ricevuto attestati in tale senso ma soprattutto mi hanno fatto piacere le affermazioni dei tifosi che ho incontrato in autogrill al ritorno da Teramo e che forse erano meno dispiaciuti di noi”.
Anche i numeri dicono questi: 25 vittorie, due soli pareggi, 72 gol fatti, Zamparo capocannoniere del girone con 18 gol, 27 partite imbattuti.
“Non solo: per 19 volte siamo stati in testa al girone da soli o assieme al Modena ma primi per il vantaggio nella differenza reti, contro le loro 16 volte”.
E’ stato un derby lungo 38 partite, avvincente, stressante ma anche irripetibile tanto che alla fine la distanza è di soli due punti.
“Un episodio: un loro pareggio trasformato in vittoria o una nostra mancata vittoria”.
Se si riferisce al gol del portiere Gagno è bene ricordare che anche lei col Brescello ha visto segnare il suo portiere Quintavalla contro la Vogherese.
“E’ vero, nel corso della mia carriera mi è capitato due volte di vedere un gol su un rinvio del portiere: ne ho beneficiato una volta con Quintavalla e in questa occasione ne sono stato penalizzato”.
Questa stagione ha cancellato l’amarezza per la retrocessione?
“Ci tenevo a cogliere la quarta promozione dalla serie C e a vincere il mio dodicesimo campionato, per questo quando ci penso emerge un velo di amarezza. Come tutti i nostri dirigenti e tifosi dovremo superare questa non vittoria del campionato per pensare ai play off. Ciò che mi sento di affermare è che questa Reggiana è la squadra più forte che ho mai avuto nel corso della mia carriera prendendo in esame reparto per reparto. Per questo motivo penso che la Reggiana avrebbe meritato la vittoria del campionato”.
Invece dovrà giocarsela nei play off iniziando perà dai quarti di finale.
“Sappiamo che non possiamo sbagliare nessuna delle sei partite che ci aspettano. Non è un mini campionato ma tutte partite dove non è ammesso l’errore altrimenti sei fuori. Siamo tra le favorite ma ci sono tante incognite da affrontare, una di questa è il fatto che solo tre giorni prima sai chi devi affrontare e quale trasferta ti aspetta. So cosa mi aspetta perché per due volte li ho vinti (Padova e Reggio Audace) e per due volte li ho persi col Brescello”.
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