Sono anche i numeri a illustrare questo momento magico della Reggiana che nelle ultime quattro partite ha recuperato sette punti sull’Entella e sei sul Cesena.

20 – sono i gol messi a segno dagli attaccanti granata. Venti gol (Montalto 9, Pellegrini 5, Lanini 5 e Rosafio 1) sui 26 messi a segno dalla Reggiana, vale a dire che l’80% delle reti segnate dalla squadra porta la firma del pacchetto attaccanti. All’appello manca solo Varela. Un attacco che ha una regolarità impressionante. Montalto in quattro delle ultime cinque partite, è sempre andato in gol. Un bomber che segna ogni 84 minuti di gioco. Stesso discorso per Pellegrini: in gol in tre delle ultime quattro partite. Ma la cosa straordinaria è che segna quasi sempre partendo dalla panchina: Alessandria, Torres, Fermana. Solo col Montevarchi è stato titolare.

17 – sono le formazioni che il tecnico Aimo Diana ha presentato nelle diciassette giornate di campionato a conferma di un utilizzo globale dell’organico, pur nell’ambito di gerarchie che nel tempo si sono costituite. Scelte che si sono dimostrare quasi sempre azzeccate. L’ultimo esempio a Fermo con l’utilizzo di Rosafio al fianco di Montalto. Non a caso Rosafio è stato perfetto nell’assist per il primo rigore e poi perfetto nella trasformazione del penalty.

14 – sono i punti conquistati nelle ultime 6 trasferte. Se Fiorenzuola è stato il punto più basso del rendimento della Reggiana lontano dal Città del Tricolore, in seguito Rozzio e compagni hanno avuto una media di 2,3 punti che è servita a recuperare i punti persi in precedenza e oggi i granata in trasferta hanno una media di 1,8 punti: 17 punti in 9 partite.

10 – sono le prime dieci squadre dell’attuale classifica che lottano per i play off, ebbene la Reggiana con queste formazioni ha vinto tre partite (Gubbio, Ancona, Rimini) tre pareggi (Entella, Carrarese e Pontedera) e tre sconfitte: Siena, Cesena e Fiorenzuola. Se prendiamo in esame, invece, le altre dieci formazioni che sono in lotta per la salvezza, i granata le hanno vinte tutte. All’appello mancano solo Olbia e Imolese prossime avversarie.

8– come la serie utile di partite con con 18 punti conquistati in virtù di cinque vittorie e tre pareggi. L’ultima sconfitta risale al 19 ottobre a Fiorenzuola.

7 – i rigori assegnati alla Reggiana e di questi 6 sono stati trasformati: 2 Lanini contro Lucchese e Rimini, 2 Montalto contro Gubbio e Fermana, 1 Rosafio contro la Fermana e Pellegrini contro la Recanatese. Solo Lanini ha fallito un penalty contro la Vis Pesaro.

6 – sono i punti di vantaggio sull’Entella e cinque sul Cesena. Un vantaggio che i granata avevano anche all’ottava giornata (+4 sull’Entella e +6 sul Cesena) ma alla 13esima giornata era la Reggiana (24) ad avere uno svantaggio di un punto rispetto alle capoliste Entella e Cesena (25) ma i granata nelle ultime quattro partite hanno fatto un poker di vittorie mentre l’Entella ha conquistato solo 5 punti (una vittoria e due pareggi) mentre il Cesena ha messo in cascina 6 punti: due vittorie e due sconfitte.

4 – sono le vittorie consecutive e le partite in cui la porta di Venturi è rimasta inviolata. Così come sono quattro le giornate che i granata sono solitari in vetta. La Reggiana anche alla quinta giornata era capolista ma in coabitazione con la Carrarese.

3 – le vittorie consecutive in trasferta con i granata che hanno conquistato ben 17 punti per una media di 1,8 punti a partita.

2,1 – è la media punti che sta mantenendo la Reggiana che in 17 partite ha concretizzato 36 punti: 19 al Città del Tricolore che rimane il fortino granata e 17 in trasferta. Una media punti che proiettata sulle 38 partite indica la Reggiana arrivare a 80 punti.

0 – sono i gol realizzati su calcio di punizione o calcio d’angolo, il che significa che la Reggiana ha ancora ampi margini di crescita.