Approvato un bilancio di previsione che prevede un investimento di quasi 8 milioni di euro con un forte impegno per la parte tecnica e la rinuncia a una proposta per la vendita del club a un gruppo “straniero”
Accogliamo l’invito di molti tifosi che hanno rimarcato: Alvini appartiene al passato, guardiamo avanti.
E’ giusto e nel futuro della Reggiana c’è un elemento sicuro: la volontà della proprietà e in particolar del patron Romano Amadei di andare avanti e di rilanciare le ambizioni del club attraverso un budget di previsione importante.
Non si conosce ancora il nome del nuovo allenatore dato che il casting è ancora in elaborazione ma è bene mai dimenticare che il tecnico incide nel rendimento di una squadra per il 20% il resto è legato alla qualità dei giocatori, perché sono loro che vanno in campo. Il direttore d’orchestra può essere bravo a interpretare lo spartito ma senza dei validi musicisti non vai da nessuna parte. E’ bene mai dimenticarlo.
Sulla volontà della proprietà granata di proseguire il percorso iniziato nel 2018 e rafforzato con l’avvento di Romano Amadei non c’erano mai stati dubbi e l’aver rispedito al mittente, in due occasioni, una proposta d’acquisto della società da parte di un gruppo italo-francese dimostra quanto sia radicata la volontà di rimanere alla guida della Reggiana. Non è dato di sapere sulle reali potenzialità di questo gruppo “straniero” perché la loro proposta non è stata presa in esame. Sulla serietà si può spendere una parola di più dato che hanno scelto la strada corretta dato che hanno presentato la loro richiesta d’acquisto direttamente alla proprietà senza “passare” dai titoli sui giornali. Sono sempre rimasti nell’ombra ed è cosi’ che si agisce se si vuole realmente acquistare una società di calcio.
Che la Reggiana sia una società appetibile, in serie B come in serie C, è risaputo e fonda queste ragioni nella passione che accompagna la squadra, dalla possibilità di giocare in uno stadio di livello Europeo come il Città del Tricolore e tra qualche mese di avere in gestione per 25 anni un Centro sportivo che potrà fare invidia a club anche di serie A o B. Non è un caso se la proprietà granata ha deciso di sottoscrivere con il Credito sportivo un mutuo di 2,5 milioni di euro per valorizzare ancora di più il Centro Sportivo affiancandosi all’investimento che sarà messo in atto dal. Comune.
L’altro elemento che merita di essere sottolineato e che conferma il progetto di voler tentare la risalita in serie B sta nel budget preventivo per la stagione 2021/22 che prevede un investimento di quasi 8 milioni di euro. In serie C e soprattutto in questi tempi di crisi, è un notevole impegno. E di questo il 70% sarà destinato alla parte tecnica, vale a dire alla composizione di una rosa di giocatori competitiva e di uno staff tecnico all’altezza delle ambizioni. In questa logica si prevede un investimento di 4 milioni e 800 mila euro tra giocatori e staff che potrà anche superare i 5 milioni e 300mila euro.
Comprensibile la sottolineatura: i soldi investiti non sono proporzionali ai risultati del campo. Tutto vero perché la bravura nella scelta degli uomini va oltre al discorso economico e il Cittadella lo dimostra, però mettere a disposizione del ds Tosi delle importanti risorse finanziarie può agevolare nella costruzione di una Reggiana competitiva per la serie C. E’ bene ricordare che due anni fa la Reggiana per vincere i play off e conquistare la serie B aveva speso 2 milioni e 100 mila euro per gli stipendi giocatori, quindi quest’anno ha messo a budget il doppio della cifra.
Pur non conoscendo ancora il nuovo allenatore della Reggiana, pur non avendo ancora una piena visione dell’organico che si andrà a comporre si può certamente affermare che la “ripartenza” è iniziata col piede giusto.
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