Aimo Diana chiede scusa due volte ai tifosi

Aimo Diana chiede scusa due volte ai tifosi

“Non dovevamo finire in quel modo i playoff e ho sbagliato a non andare a salutare i tifosi ma ho sofferto troppo”

“Sono stato in silenzio, perché volevo riflettere anche se in realtà io non sono mai andato via da Reggio Emilia. Era giusto parlato poco e ragionato su quello che è stato. Ho aspettato la decisione della società. Sono contento e felice per essere stato richiamato ma da qui non sono mai andato via. Mi sarebbe dispiaciuto lasciare il percorso che ho iniziato. Non mi sembrava giusto mollare proprio adesso. Ho una grande carica,  fame, consapevolezza e voglia”.

Ripartiamo dagli 86 punti dello scorso anno?

“Dobbiamo dimenticare che abbiamo fatto 86 punti, altrimenti potremo arrivare sesti, settimo o ottavi. Come squadra dobbiamo cancellare tutto pur avendo la consapevolezza che noi siamo la squadra che ha fatto 86 punti”.

E’ cambiato il suo referente, da Tosi a Goretti.

“Devo dire grazie a Doriano Tosi perché ho lavorato trovato bene con lui. Sono certo che  Goretti sarà per me grande appoggio, ha esperienza, è un ex calciatore e parliamo la stessa lingua. Goretti ha una buona conoscenza della serie B, io della serie C per cui sarà la giusta miscela di esperienze”

Quali sono le sue prime sensazioni?

“Ho la stessa carica e voglia del primo giorno perché difficilmente mi guardo indietro. Faccio i miei ragionamenti, faccio autocritico poi tendo a guardare davanti. E’ un percorso che  voglio finire e farò di tutto per finirlo. Per questo facevo fatica a pensare di non essere alla Reggiana”.

Mancherà Cigarini.

” Lo vorrei subito ma dovrò aspettarlo. Per fortuna c’è tempo. La squadra è già formata e  io le mie mei idee. Vogliamo essere protagonisti”.

Capitolo a parte meritano i tifosi

“Non meritavano di finire come abbiamo finito i playoff dopo quello fatto durante il campionato. Non lo meritava la tifoseria, la società e noi. E’ stata una sofferenza che mi porto ancora dentro”.

I tifosi si aspettavano un suo saluto.

“Mi dispiace, ho sbagliato ma anche io sono umano e faccio degli errori. La sofferenza però è un gesto d’amore. Sarebbe stato giusto andare a salutare i tifosi anche se non l’ho mai fatto perché poteva essere la mia ultima partita ma non ci sono riuscito. Mi dispiace, un gesto che dovevo fare”.

Anche i giocatori che si sono pronunciato hanno rimarcato che era giusti ripartire da Diana?

“Con i giocatori si è creata un’empatia speciale non solo a livello professionale ma anche umano”.

Non ci saranno scorie o maldipancia rispetto a chi ha giocato meno?

“I malcontenti ci possono sempre essere ma prevale l’onestà professionale”.

Non pesa il campionato appena concluso e una serie B svanita per un pareggio di troppo o per il gol di Gagno?

“Il confronto ci sarà sempre ma poi si riparte da zero”.

Due sconfitte in un anno eppure c’è chi ha storto il naso?

“E’ complicato giustificare ma non si può vincere tutte le partite, anche se ci proveremo. A volte se ne perdono di più ma vinci il campionato. Ciò che dispiace sono le due partite dei playoff. Mi rimprovero solo la sconfitta di Lucca”.

Pensa di aver commesso degli errori che poteva evitare?

“Tutto è opinabile. Anche i tecnici vincenti sono punzecchiati al primo errore. Il calcio lo vediamo tutti in modo diverso. Ciò che cobnta è avere la possibilità confrontarsi e dare modo di spiegare per il bene della squadra”.

Come sarà composto il suo staff ?

“Dal vice Alessio Baresi e dal preparatore Esteban Anitua, poi ci saranno altri inserimenti”.

Ha avuto la possibilità di andare in serie B?

“Ho avuto qualche colloquio ma è normale  dopo il campionato da record. Devo dire che mi ha fatto piacere ma ho sempre reputato Reggio una piazza da serie B e la considero ancora tale. Mi piacerebbe andare in serie B con questa Reggiana. Sono contento della chiamata della Reggiana”.

Una squadra che ha 21 giocatori sotto contratto.

“Diciamo una Reggiana che ha già una sua fisionomia ed è mentalizzata anche se il ds cercherà di intervenire in qualche modo. Il vantaggio sarà lavorare con un gruppo che è già allenato”.

Wainer Magnani
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