Mettiamola così: se questa è la Reggiana che dopo 5 giornate è già in testa al campionato, chissà dove potrà arrivare quando i granata diventeranno anche una squadra completa.

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno occorre dire che la Reggiana ha vinto usando una tattica della pazienza: ha lavorato ai fianchi il San Donato e poi alla prima occasione l’ha colpita e affondata. Ad onor del vero, però, se non c’era un prodigioso Voltolini tra i pali, non so se la Reggiana avrebbe potuto festeggiare la vittoria.

Matteo Voltolini è stato un protagonista “non atteso” ma per fortuna la Reggiana ha pensato bene di mantenere in organico tre portieri di livello come appunto Voltolini, Venturi e Turk. Va detto che Matteo è stato bravissimo nel farsi trovare pronto ma del resto su di lui non avevo dubbi. E poi l’ho visto anche maturato e con una rinvigorita personalità.

I problemi sono legati a una Reggiana che non è ancora squadra. Anche se questo concetto fa arrabbiare mister Diana, è la realtà perché ancora non sa difendere come dovrebbe e non sa attaccare con la stessa pericolosità. E’ troppo facile, per il momento, prendere le contromisure ai granata. Oggi il San Donato ha giocato tutto raccolto nella sua metà campo, togliendo spazi e profondità e questo è bastato per inaridire il gioco dei granata. E’ su questo aspetto che occorrerà lavorare perché forse altre saranno le squadre che faranno altrettanto: bloccare le fasce e chiudere le linee di passaggio. La Reggiana ha vinto perché ha una qualità maggiore nei singoli ed è bastato un passaggio illuminato di Rosafio per Montalto per sbloccare la partita e incanalarla verso la vittoria. Ma non sempre sarà così.

A proposito: Montalto si è presentato alla grande con un gol da bomber alla sua prima da titolare. E’ un altro indizio positivo.

In definitiva teniamoci i tre punti, il primato, le individualità ma per il resto non è ancora una Reggiana convincente. Alla prossima.