Esaminiamo reparto per reparto l’attuale organico granata anche se il mercato non è ancora finito: oggi sono 20 gli atleti sotto contratto
Oggi è un altro giorno e ci aspettiamo degli altri movimenti di mercato da parte del ds Doriano Tosi, vedi l’arrivo del centrocampista Mattia Muroni e la cessione di Riccardo Gatti ma proviamo a focalizzare l’attenzione sull’attuale rosa granata per capire meglio la situazione.
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Iniziamo da un elemento: sono 20 i giocatori sotto contratto e quasi tutti con un contratto biennale, il che significa programmare il ritorno in serie B in due anni. Altro elemento che caratterizza questa rosa di giocatori è l’età media molto alta. Non ci sono giovanissimi in rosa se non Denis Chiesa che è in prova ma si tratta tutti di giocatori maturi.
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Altro dato interessante è che rispetto all’organico dello scorso anno sono stati confermati solo 9 giocatori su 20 (Venturi, Voltolini, Rozzio, Lunetta, Rossi, Varone, Del Pinto, Radrezza e Zamparo) dato che Marchi, Scappini, Favale e Gatti erano stati ceduti in prestito. Diciamo che La Rosa è stata rinnovata per un buon 50%. E questo è un elemento che va considerato a livello psicologico.
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Il rischio che corre la Reggiana è di avere dei giocatori che pensano che dato siccome la serie B l’hanno già conquistata due anni fa si possono ripetere. E’ un doppio errore, prima di tutto perché hanno vinto dei play off giocando solo tre partite e tutte in casa e il secondo aspetto è che nel calcio nulla si ripete in modo automatico. Altro elemento è pensare che l’ambiente, proprio per ciò che hanno fatto in granata, gli conceda credibilità ma se anche la gioia per la promozione è stata più forte dell’amarezza per la retrocessione, queste scorie potrebbero affiorare.
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Veniamo ora ad esaminare l’organico della nuova Reggiana di Aimo Diana. Sappiamo che il neo mister granata utilizza due moduli: uno col rifinitore dietro le due punte e un altro con un centrocampo a tre. Tradotto in numeri si passa dal 3-4-1-2 al 3-5-2 ma con una caratteristica: i due difensori centrali a destra e sinistra devono essere bravi anche nella costruzione del gioco. Un’altra caratteristica è lo sviluppo del gioco sulle fasce: a destra ci sono giocatori di corsa come Libutti e Guglielmotti a sinistra atleti iù di qualità nelle giocate come Contessa e Fava.
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A centrocampo, come detto, Diana può giocare con un centrocampo a due e in questo caso ha solo l’imbarazzo della scelta tra Rossi, Varone e Del Pinto con Radrezza o Neglia in qualità di trequartista dato che Diana utilizza un giocatore offensivo in questo ruolo. Un trequartista che gioca dietro le punte e che sa inserirsi per andare in gol. Un centrocampo dove forse manca un centrocampista di sinistra e quasi certamente arriverà Mattia Murone. Un reparto – è giusto dirlo – condizionato anche dalle cessioni che saranno sostituite.
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In attacco la Reggiana non poteva che ripartire da Luca Zamparo che dopo due anni di esperienza a livello professionistico è chiamato a dimostrare in toto le sue potenzialità. Questo è l’anno di Zamparo, non ci sono scuse. Al suo fianco potrà giocare con un attaccante di movimento e di rapidità come Neglia o Sorrentino oppure un bomber d’area di rigore come Scappini. Marchi è l’alternativa all’occorrenza e se questo ruolo è di suo gradimento sarà confermato diversamente si potrà ipotizzare a uno scambio. Reparto completo? Difficile pensare di meglio, almeno per i titolari.
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