Guglielmotti consiglia Kabashi e Galuppini

Guglielmotti consiglia Kabashi e Galuppini

“Sono due giocatori forti, potenzialmente sono di categoria superiore”

“Non sono raccomandato da mister Diana, sono venuto alla Reggiana per vincere”. Deciso, spigliato e anche elegante: abito blu rigato, panciotto e cravatta granata. Cosi’ si è presentato Davide Guglielmotti, il primo acquisto della Reggiana per la stagione 2021/22. Nato a Novara il 24 marzo 1994, l’esterno destro cresciuto nelle giovanili dell’Inter è dotato di un fisico statuario, corsa e buone qualità tecniche. Dopo l’esordio tra i professionisti con la maglia della Pro Patria nella stagione 2013/14, Guglielmotti ha continuato la propria carriera in Serie C con le maglie di Cremonese, Pistoiese e Renate. In nerazzurro totalizza in tre stagioni 83 presenze, 11 gol, 9 assist. Ha firmato un contratto biennale.

Davide Guglielmotti e il ds Doriano Tosi

“Ringrazio il direttore e le persone che mi hanno accolto – prosegue Guglielmotti – sono molto contento di essere alla Reggiana per una scelta ben precisa che ho voluto compiere”.

Quanto ha inciso la presenza di Aimo Diana sulla panchina della Reggiana?

“Dopo il suo arrivo in granata ci siamo sentiti e poi ho gestito alcune situazioni che mi potevano portare in una categoria superiore ma ho capito, anche grazie al mio procuratore Giovanni Bia (ex granata) che questa era la scelta migliore”.

Esterno di centrocampo o di difesa?

”Nella mia carriera ho svolto maggiormente il ruolo di quarto della difesa ma mi sono messo in luce come quinto di centrocampo, anche in virtù di una buona prolificità sotto rete”.

Il vice presidente Giuseppe Fico prepara il look granata di Guglielmotti

Si può dire che è stato raccomandato da mister Diana?

“Se il mister sente questo concetto sono finito. Ho scelto la Reggiana perché la ritengo una tappa fondamentale per la mia crescita professionale. Il mio desiderio è di salire di categoria ma ho valutato che è la Reggiana la soluzione migliore per coronare questo sogno.

Avverte una certa responsabilità?

“Mi sento coinvolto perché mister Diana mi ha dato fiducia e spero di ripagarlo ma, ripeto, questa è un’opportunità che ho scelto”.

Che tipo è Diana?

“E’ riduttivo parlare di un mister che pretende da tutti non il massimo ma oltre il limite. Vedrete, sarà il campo a dimostrare la sua bravura”.

Davide Guglielmotti

Lo scorso anno col Renate ha avuto due lunghi stop, cosa è successo?

“Nella prima partita di Coppa Italia con Empoli ho subito una botta all’alluce del piede destro e non riuscivo a calzare la scarpe. Per le partite infrasettimanali anziché tre ho saltato sette gare. Il secondo stop è per una piccola ernia inguinale che ora dovrò eliminare con un piccolo intervento, Niente di preoccupante”.

Arriva da un terzo posto col Renate, si è posto un obiettivo?

“Ognuno di noi ha dei sogni ma per scaramanzia non lo dico. So che le ambizioni della Reggiana sono importanti, non vengo a Reggio per fare un campionato anonimo o di metà classifica ma per vincere”.

La retrocessione ha lasciato una ferita aperta nei tifosi granata.

“Lo capisco ma l’unica risposta che possiamo dare è sul campo. Non serve la retorica o le frasi fatti, perché alla fine il terreno di gioco è il giudice sovrano”.

Francesco Galuppini

La le pressione per una piazza che vuole subito risalire in serie B?

“Non mi spaventano, anzi saranno un motivo di stimolo”.

La Reggiana vorrebbe portare in granata altri due suoi ex compagni: Kabashi e Galuppini. Li consiglia?

“Sono due giocatori forti, potenzialmente sono di categoria superiore”.

Ha detto loro di seguirla alla Reggiana?

“Adesso glielo dirò”.

Wainer Magnani
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