Amadei, quale sarà il futuro della Reggiana?

Amadei, quale sarà il futuro della Reggiana?

In caso di salvezza è certo il rilancio degli obiettivi facendo tesoro degli errori commessi ma se sarà serie C i soci sapranno far fronte all’ingente disavanzo di gestione? Si punterà sul rilancio immediato o su un progetto a medio termine?

Capisco che la Reggiana è concentrata per questo ultimo sforzo nel tentare di agguantare i play out. Un obiettivo oggettivamente non facile perché non solo i granata devono conquistare il quartultimo posto scavalcando il Cosenza ma sono costretti anche a fare un bottino di due punti in più rispetto a quello che riuscirà a conquistare l’Ascoli. Tutto questo per rendere possibile la disputa dei play out perché la regola dice che se tra la quintultima e la quartultima ci sono più di quattro punti i play out non vengono disputati.
Ora se analizziamo la media punti dell’Ascoli sotto la gestione Sottil possiamo ipotizzare che i marchigiani nelle ultime quattro partite, sempre se tengono questa media, possono incrementare la classifica di 6 punti. La Reggiana, di conseguenza, deve mettere in preventivo l’idea di cogliere 9 punti, vale a dire tre vittorie. Ecco perché è obbligatorio iniziare dalla sfida col Pordenone perché diversamente rimarrebbe solo la matematica.
Fatta questa lunga premessa resta, però, un desiderio: sapere quale sarà il futuro della Reggiana. Facile intuire che in caso di salvezza si potrà ipotizzare quel famoso rilancio anticipato spesso dal tecnico Alvini nel corso delle sue conferenze. Siamo certi che la proprietà della Reggiana il prossimo anno in serie B cercherà di mettere le basi per allestire una squadra competitiva, facendo tesoro degli errori commessi quest’anno.
Ma in caso di ritorno in serie C cosa accadrà? Tanti sono gli interrogativi sul tavolo perché una retrocessione, a parte l’aspetto sportivo, porta con sè tante incognite da un punto di vista finanziario. Questo campionato, per voce dello stesso vice presidente Giuseppe Fico, per l’effetto del Covid ha inciso per 5 milioni di euro tra mancati abbonamenti, mancati incassi al botteghino e forse anche qualche sponsor in meno. Se all’inizio della stagione il budget era di 12 milioni con la previsione di un bilancio in pareggio, alla luce della Pandemia il disavanzo da coprire da parte dei soci sarà ingente. Certamente superiore a quanto previsto.
Il budget iniziale, a grandi linee, era cosi’ pensato per la voce introiti: 3 milioni sponsorizzazioni, 2 milioni abbonamenti, 1 milione incasso al botteghino, 5 milioni contributi per i diritti televisivi, 1 milione sponsorizzazione della maglia. Numeri che in parte sono stati raggiunti (sponsorizzazioni e sponsor di maglia, resta da capire quanti saranno i soldi dei diritti tv perché si ipotizza un aumento). Alla resa dei conti, però, i soci granata dovranno ipotizzare un disavanzo ancora maggiore perché l’extra budget derivante dal mercato di riparazione ha superato il milione di euro.

E non sarà certo il “paracadute” della serie B a sanare i conti granata. Il “paracadute” è un contributo di 800mila euro che spetta alle società che retrocedono in serie C.
Il primo nodo da sciogliere da parte del presidente Carmelo Salerno sarà proprio valutare se tutti i soci saranno pronti a mettere mano al portafoglio e ricapitalizzare in relazione alle loro quote per azzerare il disavanzo. Ricordiamo che Romano Amadei detiene il 44% delle quote, Salerno il 30%, Roberto (8%) Quintavalli (5%) Fico (5%) Carretti (5%), Perin (2%) e Reggiani (1%).
Questo sarà il primo fascicolo sul tavolo dei Magnifici 8. Poi si potrà pensare al futuro e in questa logica, almeno i tifosi, si aspettano un pronunciamento da parte del patron Amadei e del presidente Salerno o meglio ancora da tutta la proprietà: quale sarà il programma della Reggiana in caso di retrocessione in serie C?

Si ipotizzerà di allestire una squadra per tentare l’immediato ritorno in serie B oppure si cercherà di fare un programma biennale, come doveva essere con Alvini poi anticipato dal campo?
Saranno confermati gli investimenti ipotizzati (si parla di 2 milioni di euro) per il ritorno al Centro sportivo di via Agosti con la costruzione di un campo in sintetico, la sistemazione della sede, ecc ecc?
Il rafforzamento e il rilancio del settore giovanile sarà ancora prioritario oppure con la discesa in serie C saranno diminuite le squadre e si punterà più sulla selezione?
Lo stesso vale per la struttura e l’organizzazione del club che in questi mesi si è cercato di adeguare alla serie B.
Non entro nel merito degli aspetti sportivi legati ai ruoli decisi come la conferma del direttore generale Cattani, del diesse Doriano Tosi e poi a scendere il mister Alvini e il suo staff perché forse oggi è impossibile averte una risposta. Sotto il profilo del parco giocatori ci sono dei dati oggettivi che fanno riferimento al fatto che la Reggiana ha sotto contratto 14 giocatori tra quelli attualmente in organico e altri che sono in prestito in altri club.
Ma l’unica risposta che forse mi aspetto da parte di Amadei è questa: Romano lascia o raddoppia?

Wainer Magnani
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