C’è un tempo per tutto: per dominare e saper soffrire

C’è un tempo per tutto: per dominare e saper soffrire

La Reggiana voleva la seconda vittoria di fila e c’è riuscita ma non ha cancellato tutti i punti interrogativi

Si potrebbe sintetizzare in questo modo la vittoria della Reggiana ad Alessandria: primo tempo dominato con otto palle gol ma una sola realizzata con Nardi e un secondo tempo tutto agonismo, lotta e battaglia chiuso in pieno recupero con il gol di Pellegrini. Nel setaccio resta la seconda vittoria di fila; tre vittorie su quattro partite, quarto posto a tre punti dalla capolista e seconda partita senza subire gol ma soprattutto ancora una volta il portiere Turk non è mai stato impegnato se non da una conclusione dalla distanza.
Questa è la sintesi di questa partita, poi se vogliamo parlare di calcio giocato, nella prima frazione di gioco i granata hanno manovrato bene ma sono mancati nella finalizzazione, mentre nella ripresa si sono adattati al non gioco dell’Alessandria, una squadra volonterosa, anche agonisticamente discreta ma a livello di qualità poca cosa, a conferma dell’ultimo posto in classifica. Per questo motivo se vogliamo cancellare il discorso del “mal di trasferta” bisogna attendere test più probanti anche se in ogni caso non bisogna dimenticare alcune assenze importanti ma forse Pellegrini merita maggiore considerazione. I test probanti saranno nel mese di ottobre ed è in quel trittico di partita (Ancona, Gubbio, Cesena, Carrarese) che la Reggiana si dovrà far trovare pronta.
Wainer Magnani
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