Onestamente mi aspettavo qualcosa di più dalla Reggiana in termini di gioco e di prestazione ma tutto sommato è andata bene. Occorre tenere conto delle difficoltà generali dopo un mese di stop, il Covid che non ha consentito una programmazione negli allenamenti e anche le complicazioni iniziali, vedi l’infortunio di Cigarini e Camigliano che hanno costretto il mister Diana a mandare in campo giocatori non al meglio della forma come Rossi e Luciani.

E’ stata una buona Reggiana per trenta minuti e dopo ha avuto una netta flessione e quando le gambe non girano non sei più preciso nei passaggi e spingi poco per risparmiare energie. Ci sta, è comprensibile, soprattutto perché hai due gol di vantaggio. Ciò che stona è stato il gol subito a fine primo tempo su un calcio d’angolo per una disattenzione nelle marcature. Un’incomprensione del tipo “Sottini lo prendi tu o lo prendo io”. Peccato perché cosi’ la Reggiana si è complicata la vita e nella ripresa Diana è stato intelligente nel cambiare modulo passando dal 3-5-2 al 4-3-3 ma senza grandi risultati.

Mettiamo in fretta in archivio questa partita che in ogni caso allunga la striscia di vittorie interne (3) e quelle consecutive (5) oltre a mantenere l’imbattibilità che dura da 21 partite. Reggiana e Modena stanno facendo un campionato a parte perché sono a più 11 dal Cesena. Pensiamo, quindi, alla prossima partita col Siena quando i granata avranno una settimana di allenamento sulle gambe e dato che sono tutti negativi al Covid potranno allenarsi con regolarità. Tra l’altro domenica il Modena va a Chiavari e chissà che l’Entella non ci regali quel vantaggio di punti da metterci nelle migliori condizioni per il derby del 2 febbraio.