Il nostro appello per il settore giovanile

Il nostro appello per il settore giovanile

I campi, gli spogliatoi e tutto il Centro Sportivo hanno bisogno di essere riqualificati. Ma nonostante le difficoltà si avverte nei ragazzi, negli allenatori e chi gravita attorno al vivaio granata un grande senso d’appartenenza

Ieri, giovedì’ 4 novembre, sono andato a fare l’ennesima visita ai campi d’allenamento del settore giovanile della Reggiana. Premetto: non mi interessa sapere di chi sono le responsabilità, chi deve fare e non ha fatto, perché o per come siamo ancora in queste condizioni.

Non chiamo nessuno sul banco degli imputati perché non ha senso ma vorrei rivolgere un accorato appello al presidente Carmelo Salerno, all’assessore Raffaella Curioni e al presidente della Fondazione Mauro Ruozzi perché non è possibile vedere gli impianti di via Agosti e di via Mogadiscio ridotti in questo modo. E’ inutile che ci giriamo attorno: non è concepibile un’attività professionistica in queste condizioni. Non le voglio nemmeno descrivere.

Andate un giorno a vedere dove si allenano i ragazzi della Reggiana e soprattutto dove si spogliano, in quali condizioni svolgono la loro professione/passione gli allenatori e tutti coloro che collaborano col vivaio granata. Un’amarezza infinita. Non rabbia perché non ha senso. Vergogna? Nemmeno perché perché ormai questo sentimento non ci appartiene più. Sgomento, questo si’. Ma la parola giusta è tristezza per ciò che era quel Centro Sportivo e oggi è un solo un lontano icordo. Non voglio ricordarlo perché è ancora davanti agli occhi di chi l’ha frequentato come tifoso, genitore o addetto ai lavori. Ma l’attuale realtà è troppo umiliante.

E’ offensivo per chi ama lo sport giovanile, per chi indossa la maglia granata. Il mio è un accorato appello: andate a vedere e capirete quanto è importante prendere coscienza che cosi’ non si può andare avanti. Fate qualcosa.

Vorrei aggiungere quanto ha rimarcato Barbara: nonostante questa situazione insostenibile ho notato e avvertito un grande senso di appartenenza alla Reggiana. L’orgoglio di fare parte del club e di indossare la maglia granata. Lo avverti appena varchi un cancello o ti avvicini a un campo per vedere i ragazzi e gli allenatori al lavoro. Questo è il grande contrasto.

Non voglio suscitare in voi reazioni o polemiche ma per una volta mi piacerebbe che tutti assieme provassimo a fare qualcosa. Ad esempio sensibilizzare un vivaista a sfalciare le siepi, rimettere ordine, tagliare l’era dei campi, pulire gli spogliatoi. Ci sono tanti sponsor che gravitano attorno alla prima squadra che possono aiutare i ragazzi del vivaio.

Wainer Magnani
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