La Reggiana non può permettersi illusioni anche perché si profila una serie B di altissima competitività
Non spetta certamente a me indicare gli obiettivi per il prossimo campionato di serie B ma all’attuale proprietà della Reggiana ma penso che sarebbe sbagliato non tenere conto della realtà. Si sta delineando un campionato di serie B di alto livello di competizione sia per la promozione in serie A sia per la permanenza in categoria. Nel campionato appena concluso due (Lecco e Feralpisalò) delle quattro squadre promosse dalla serie C sono subito retrocesse. Non so se lo stesso potrà accadere nel prossimo campionato con Mantova, Juve Stabia e Cesena, aspettando la vincente dei play off di serie C.
Nelle intenzioni ci sono società come Sassuolo, Frosinone, Salernitana, Sampdoria, Catanzaro, Palermo e una tra Cremonese e Venezia che sicuramente punteranno a recitare un campionato da protagoniste. Ne ho trascurate altre come Bari, Pisa e Catanzaro che ci proveranno. Ma a prescindere da queste valutazioni dobbiamo essere coscienti della nostra realtà per cui la Reggiana deve porsi come primario obiettivo il raggiungimento della salvezza. Questo deve essere l’unico pensiero. Una salvezza che si dovrà conquistare punto dopo punto, come ci ha insegnato il campionato appena concluso. L’obiettivo sono i 44 o 45 punti visto che quest’anno con 43 punti è retrocessa la Ternana. Di questo occorre avere piena coscienza altrimenti ci faremo del male da soli. Noi siamo questi inutile farsi eccessive illusioni per evitare atroci delusioni.
Dipenderà dall’allenatore e della campagna acquisti? No, perché occorre essere coscienti che la Reggiana può permettersi di allestire una squadra giovane e con qualche “senatore” ma non può pensare di soddisfare le richieste economiche di bomber da doppia cifra o di giocatori di alto profilo. Sarà necessario farli crescere in maglia granata i giocatori emergenti, così com’è stato quest’anno con i giovani Marcandalli, Pieragnolo, Girma e Bianco oppure i senatori Bardi, Rozzio e Kabashi.
Poi c’è un fattore che altri club ci possono invidiare, vale a dire il tifo da stadio. Non quello social che ormai mi ha stancato ma i tifosi che frequentano il Città del Tricolore e trasmettono, sempre, alla squadra la loro passione per la Reggiana.
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