La Reggiana ha un progetto per il futuro?

La Reggiana ha un progetto per il futuro?

Lo staff tecnico e la squadra sono giustamente concentrati sulla salvezza ma la dirigenza deve anche pensare a un “piano B” in caso di retrocessione per non farsi trovare impreparata

La speranza di tutti i tifosi granata è di ritrovare il prossimo anno la Reggiana in serie B. Per il momento è una possibilità anche se la strada è in salita. Una salvezza che potrebbe essere il viatico per un futuro ambizioso perché sono certo che memori dell’esperienza di quest’anno, compresi gli errori di valutazione, la dirigenza granata allestirà un organico di tutto rispetto e all’altezza della categoria per essere competitivi nel campionato di serie B 2021/22.

So benissimo che tutti i pensieri sono rivolti a queste ultime otto giornate, soprattutto da parte dei tifosi ma occorre anche fare una riflessione sul futuro della Reggiana se malauguratamente dovesse ritrovarsi il prossimo anno in serie C. Non è certamente un pensiero che deve assillare il mister Alvini, tanto meno i giocatori che devono essere concentrati sull’obiettivo salvezza ma credo ci debba pensare la proprietà e soprattutto chi deve programmare il futuro sportivo del club. Mi riferisco al direttore generale Vittorio Cattani e al direttore sportivo Doriano Tosi, nonché al presidente Carmelo Salerno che è anche amministratore delegato della Reggiana.

Non mi interessa sapere chi sarà l’allenatore del prossimo anno con la Reggiana in serie C e tanto meno quale sarà l’organico ma piuttosto capire se la volontà del club sarà eventualmente quella di ripartire con un programma ambizioso per tentare nuovamente il ritorno in serie B o se invece si cercherà di programmare questo ritorno in un paio d’anni, puntando sui giovani per un rinnovamento. Sarebbe interessante capire se la proprietà rimarrà compatta al fianco di Romano Amadei e Carmelo Salerno o se caso mai ci saranno nuovi ingressi. Se l’impegno finanziario, proporzionato alla serie C sarà importante o se si dovrà per forza di cose pensare a un ridimensionamento dei costi per rientrare delle ingenti perdite di quest’anno.

Una Reggiana che al momento si ritrova tra i play out e la retrocessione diretta deve iniziare a programmare, se non l’ha già fatto, al prossimo anno con un progetto per la serie B e un altro progetto per la serie C. E’ il minimo che si può chiedere anche perché è giusto rassicurare i tifosi sul futuro del club granata.

Capisco che certi discorsi potrebbero distogliere l’attenzione da ciò che è prioritario, vale a dire la salvezza ma è altrettanto vero che non ci si può far trovare impreparati.

Certamente è più facile avere un quadro dell’organico a livello contrattuale dato che la Reggiana oggi ha sotto contratto 16 giocatori: Yao, Rozzio, Costa, Ajeti, Libutti, Gyamfi, Varone, Del Pinto, Rossi, Radrezza, Zamparo, Germoni in prestito al Como, Scappini in prestito al Modena, Voltan e Marchi in prestito al Sudtirol, Gatti in prestito al Catanzaro. Dieci sono i giocatori in prestito da altri club: Cerofolini dalla Fiorentina, Mazzocchi, Lunetta, Muratore e Cambiaghi dall’Atalanta, Kargbo dal Crotone, Siligardi dal Parma, Pezzella dalla Roma, Laribi dal Verona, Ardemagni dal Frosinone.Poi ci sono 6 giocatori in scadenza di contratto: Venturi, Voltolini, Martinelli, Espeche, Kirwan e Zampano.

Per quanto riguarda lo staff tecnico di Alvini sono tutti ufficialmente in scadenza di contratto.

Wainer Magnani
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