La serie B non fa sconti sul piano agonistico

La serie B non fa sconti sul piano agonistico

Contro il Lecce la Reggiana ha schierato la formazione ideale (con Rossi al posto di Pezzella) ma non è bastato perché troppi giocatori non erano in condizioni fisiche ottimali per affrontare una sfida cosi’ impegnativa

Inutile tornare sulla disfatta contro il Lecce perché come dice giustamente il mister Alvini “è una serata da dimenticare”. Detto questo, però, occorre anche fare una riflessione: la Reggiana che è scesa in campo contro il Lecce, se mettiamo Fausto Rossi al posto di Pezzella, è la migliore Reggiana possibile, quella che aveva in testa Alvini e il ds Tosi dopo il mercato di gennaio. In pratica la Reggiana “ideale”. In porta Venturi o Cerofolini pari sono; poi difesa a quattro con Libutti, Rozzio, Ajeti e Costa; centrocampo con Pezzella (dovrebbe essere sostituito da Rossi) poi Varone (o Del Pinto o Muratore) quindi Laribi, Radrezza e Siligardi alle spalle di Ardemagni. Cosa voglio dire? Che non basta avere in campo i migliori giocatori da un punto di vista tecnico ma occorre anche che siano nella migliore condizione fisica possibile perché il campionato di serie B, soprattutto quest’anno, sotto il profilo agonistico non fa sconti. Se non hai – come si dice – gamba perdi contro chiunque. Ecco perchè la Reggiana contro il Lecce è stata spazzata via già nel primo tempo pur avendo in campo la formazione ideale mentre Ascoli ed Entella sono riuscite a strappare un pari ai pugliesi. D’accordo, in entrambe le partite il Lecce ha dominato e sbagliato tanto in fase offensiva ma Ascoli ed Entella hanno retto il ritmo agonistico del Lecce mentre la Reggiana è crollata proprio sotto questo aspetto, a prescindere dagli errori individuali.Questa è la lezione che deve lasciare la sconfitta contro il Lecce. Una lezione di cui Alvini deve tenere conto per il futuro. E devo dire che è strano tutto questo perché solitamente il mister granata “legge” bene queste situazioni. Io non amo mai discutere a posteriori sulla formazione scelta dal tecnico però in questo momento ci sono giocatori che hanno una buona condizione e che devono giocare e altri che devono essere messi nelle condizioni di ritrovare un eccellente stato di forma. Volete qualche esempio? In questo momento è difficile rinunciare alla forza atletica di Lunetta o Gyamfi. Ma a prescindere dai nomi è il principio che deve prevalere.

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