Troppo tifoso? Questa Reggiana se lo merita

Troppo tifoso? Questa Reggiana se lo merita

Ruozzi e compagni stanno facendo un campionato che non ha precedenti nella storia del calcio granata

Rozzio e compagni applaudono i tifosi (foto Ac Reggiana)

In queste settimane sono stato accusato di essere “troppo tifoso della Reggiana”. In pratica di essere fazioso e non obiettivo su questo duello tra Reggiana e Modena.

Non dico che non sia vero, ognuno può trarre le sue conclusioni che ritiene più opportuno ma mi viene da sorridere pensando che in passato erano stati spesso i tifosi granata ad accusarmi di essere troppo obiettivo e al limite critico nei confronti della Reggiana. Non dimentico lo striscione che mi venne esposto a Carrara che recitava “Paterlini magna meno, Magnani magna una m…” Paterlini è un caro collega famoso per essere una buona forchetta.

I granata in festa (foto Ac Reggiana)


Una lunga premesse per dire che è possibile vedere con occhio diverso la stagione della Reggiana ma è bene rimarcare che questo è frutto dei risultati che ha ottenuto e del calcio spettacolare che la Reggiana di Aimo Diana ha proposto. Nemmeno la stagione della Reggiana di Pippo Marchioro che pure ha vinto la serie C nella stagione 88/89 è stata cosi’ esaltante. Basta ricordare che nel girone di andata perse cinque partite. Non parliamo poi degli anni della serie C di Giovanni Vandelli. Nel recente passato ci siamo esaltati per il campionato di Bruno Giordano, per i play off conquistare da Alessandro Pane e Loris Dominissini o per le stagioni di Alberto Colombo. Anche due anni fa con Alvini non è stata cosi’ esaltante anche se è arrivata la promozione in serie B vincendo i play off.


Ricordi, anche piacevoli, come quando usci dallo stadio Garibaldi di Pisa e mi ritrovai al cospetto di un centinaio di tifosi che volevamo parlare con me. Alla fine ci scappò un sorriso e “forza Reggiana”. I tifosi della Reggiana si sono sempre sentiti, a ragione o a torto, i parenti poveri del calcio emiliano. Fa parte della nostra storia spesso sovrastati dai Granducati di Modena e Parma. L’onorevole Mauro Del Bue in questa ottica potrebbe illustrare meglio il concetto. Sta di fatto che negli ultimi 20 anni di storia, quelli che hanno vissuto la maggior parte dei tifosi granata che oggi sono allo stadio, la Reggiana ha inanellato stagioni di magra e quando ha cercato di rialzare la testa si è ritrovata con un fallimento.

Certo, lo stesso potrebbe dire il Modena, non lo metto in discussione ma qui stiamo parlando di Reggiana e come tale ritengo doveroso esaltare questa stagione che, ricordo, è figlia di una cocente retrocessione. Mai nessuno era stato in grado di costruire una squadra cosi’ bella e vincente dopo una stagione fallimentare. Franco Dal Cin era riuscito dopo la retrocessione dalla serie A a ritrovare la massima serie con Carlo Ancelotti ma tutti ricorderanno che non è stata proprio una galoppata trionfale. Certo, Ancelotti riuscì a ritornare in serie A dopo un solo anno e resta una grande impresa ma questa di Aimo Diana, seppur in serie C, ha il profumo di una straordinaria e irripetibile stagione.

Morale della favola: se sono troppo di parte mi scuso ma forse questa Reggiana merita di essere anche tifoso di granata.

Wainer Magnani
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