Diana: “Noi proviamo a vincere tutte le partite”

Diana: “Noi proviamo a vincere tutte le partite”

“I nostri avversari non scendono in campo con soggezione, anzi sono ancora più motivati e vogliono imporre il proprio gioco. Mercato? Ci stiamo guardando attorno ma con cautela”

Mister Diana iniziamo dall’infortuno di Laezza: è il secondo giocatore che perde per tutta la stagione, colpa del campo?

“No, casualità, il campo di allenamento non c’entra nulla”.

La Reggiana ha bisogno di un campo in sintetico?

“Ci stiamo attrezzando e servirà quando le previsione meteorologiche ce lo indicheranno, caso mai per abituarci a questo tipo di terreno contro avversari che hanno il sintetico. Ma io preferisco allenarmi sui campi in erba”.

Contessa è recuperato?

“Sergio ci sarà e anche Anastasio è in crescita”.

Perché un pareggio a Pontedera è stato accolto come una tragedia?

“Noi abbiamo fatto il nostro dovere, ne di più ne di meno. Abbiamo provato a vincere fino alla fine. Credo di avervi già detto che questo è un girone complicato, chi era attardato sta rientrando. Ma dico anche: pensiamo a noi, a fare il meglio e provare a vincere tutte le partite”.

Tante domande vengono poste sulle scelte di formazione.

“La premessa è che ogni decisione è frutto di una ponderata riflessione che tiene conto di aspetti calcistici che si fa fatica a trasmetterli all’esterno, a spiegarlo ai tifosi. Restano i numeri: siamo la squadra che ha utilizzato più giocatori. Capisco la piazza che è ambiziosa e vorrebbe vincere tutte le partite. Noi ci proviamo ma non è semplice. Abbiamo recuperato due voltelo svantaggio in trasferta, in precedenza avevamo preso tre gol in due partite. Credo che il nostro dovere lo abbiamo fatto”.

Stare sempre in partita è il suo dogma.

“E’ vero e quello che mi ha dato fastidio è che una volta raggiunto l’uno a uno dovevamo essere bravi a provare di vincere la partita, invece all’inizio della ripresa abbiamo preso un contropiede che ci ha visto molli. Puntavo a non prendere secondo gol per poi vincere nel finale ma non c’era la percezione del pericolo, ci sentivamo più forti e questo lo abbiamo pagato”.

La Lucchese metterà in atto il solito schema tattico?

“Tutti ci vogliono battere e dobbiamo essere bravi a misurarsi alla loro altezza”.

Quali saranno le difficoltà da superare?

“Prima di tutto hanno fatto risultati e prestazioni importanti. Tutti vengono a Reggio e dicono di voler imporre che il proprio gioco. Non scendono in campo in soggezione perché affrontano la Reggiana, anzi sono motivatissimi. Non dimentichiamo che a Modena hanno rischiato di vincere la partita”.

Come si scende in campo sapendo già i risultati delle rivali per la serie B?

“Dipende dai risultati ma non c’è molta pressione, almeno da parte mia ma nemmeno nei ragazzi che li vedo sempre spensierati e allegri”.

Fuori Venturi, Del Pinto e Laezza: si torna sul mercato?

“Un pensiero lo stiamo facendo nei ruoli, con la speranza di recuperate Giacomo Venturi per il girone ritorno”.

Venturi ha bisogno di tanto tempo per rientrare?

“Giacomo viene al campo ma non ha ancora l’autorizzazione medica per allenarsi”.

Cosa cercate?

“E’ complicato scegliere dei nuovi giocatori per determinate dinamiche”.

Guardate al mercato degli svincolati o aspettate gennaio?

“Andiamo con i piedi di piombo ma guardiamo anche agli svincolati. L’inserimento di nuovi giocatori è complicato perché ogni gruppo ha la sua alchimia, ci sono tante personalità diverse e per questo non è mai semplice inserire qualcuno. Mancano nove partite al mercato di gennaio e guardiamo se c’è qualcosa di interessante in giro ma – ripeto – andiamo con cautela”.

Ha utilizzato tutti tranne il giovane Chiesa, a che punto è la sua crescita?

“E’ un ragazzo che ha potenzialità importanti. Si allena bene e avere al fianco giocatori più esperti lo migliora. Avrà la sua occasione per esprimere le sue potenzialità, si tratterà di metterlo dentro al momento giusto. Sono molto contento dei suoi allenamenti, credo sia pronto per giocare”.

Niente ritiro?

“In casa mai perché è giusto trascorrere anche la vigilia in famiglia, per godersi i figli. Però chi vuole andare in ritiro per vari motivi ha la possibilità di farlo perché la società offre anche questa possibilità. Adesso i ritiri sono visti come una punizione anche se penso che a volte fa bene per stare assieme”.

Quando cambia assetto di squadra nel corso della partita è perché ha sbagliato la formazione iniziale o è una strategia studiata?

“Quando vinci la partita è sempre difficile stabilire se hai sbagliato prima o meno. Ciò che conta è avere la possibilità di scegliere tra venti titolari. Per questo dico sempre che più giocatori bravi hai a disposizione e meglio è”.

Quanto merito si prende per il cambiamento di Zamparo?

“I meriti miei fatico a vederli. Luca è un giocatore che ha bisogno di fiducia ma come tutti del resto. E’ in questo aspetto che deve migliorare. La fiducia se la deve meritare e quando non ce l’ha la devi andare a cercare con impegno. In questo sta imparando. Battere il rigore a Pescara è stata una dimostrazione di grande fiducia che gli ha concesso la squadra e questo fa crescere la sua autostima. Luca ha fatto la serie B lo scorso anno e non è andata bene ma ci può riprovare. Poi vi è un altro aspetto: un conto è giocare per salvarsi e un conto per vincere il campionato”.

C’è una lista di rigoristi?

“Zamparo è il primo, però può essere il rigorista a decidere di lasciare ad altri l’incombenza di calciare il rigore”.

Wainer Magnani
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