Diana: “Virtualmente il campionato è finito ma non nella realtà per cui lotteremo fino alla fine”

Diana: “Virtualmente il campionato è finito ma non nella realtà per cui lotteremo fino alla fine”

“Il campo ha detto che tra noi e il Modena ci sono quattro punti. Abbiamo perso diverse occasioni, da ultima a Viterbo, per riaprire il campionato. Abbiamo ancora tante motivazioni individuali e di squadra”

Il tecnico Aimo Diana, forse per la prima volta, pensa che il campionato sia ormai finito. “Sapete che quando posso cerco di essere il meno banale possibile e per questo dico che il campionato è virtualmente chiuso. Difficile dire diversamente con 4 punti da recuperare in 3 partite. Va anche detto che ci era stata data la possibilità di riaprire il campionato ma non abbiamo saputo cogliere l’occasione. E’ una nostra colpa e dobbiamo assumerci questa responsabilità. Il Modena è stato più bravo di noi. Detto questo se il campionato è virtualmente chiuso, realmente non lo è ancora e per questo in noi c’è ancora più voglia e determinazione per vincere le ultime tre partite. Noi andremo a Fermo per vincere. Nella squadra c’è ancora più voglia e in settimana ho visto una intensità altissima. Abbiamo il dovere di provarci per portare la nostra classifica oltre gli 80 punti. Abbiamo ancora obiettivi personali, individuali e di squadra. Vogliamo essere la squadra più prolifica della C e riprenderci il record di miglior difesa.  E poi vogliamo allenarci a fare al meglio le trasferte dato che i numeri per ora ci sono contrari. Se queste vittorie non basteranno per vincere il campionato ci dovremo prendere le nostre responsabilità”.

Da dove nasce questo distacco dal Modena?

“Il campionato non lo stiamo perdendo per colpa degli arbitri ma per un avversario molto forte. Se vincerà il Modena è perchè ha meritato”.

La Fermana lotta per la salvezza.

“I punti valgono per noi e per loro”.

“Abbiamo delle assenze perché non ci saranno gli squalificati Rozzio, Cigarini e gli infortunati Arrighini e Rosafio ma non sono preoccupato perchè l’organico è di livello”.

Cosa ha accusato Rosafio?

“Ha un risentimento muscolare che gli ha dato fastidio”.

Nelle fasi finali dei play off ci sarà il Var, cosa ne pensa?

“E’ un passo importante. Ho notato che ci sono state tante lamentele e chi è chiamato a decidere avrà pensato di usufruire di questa tecnologia. E’ un primo passo di eguaglianza tra le tre categorie. In serie C ci sono realtà paesane ma società che hanno fatto grandi investimenti. E’ un gesto di attenzione verso la nostra categoria”.

Se saranno play off come si presenterà la Reggiana?

“Noi partiamo con i favori del pronostico e poi ci aspetta un mini campionato. Faremo sei partite, altri molte di più e questo per coò che abbiamo fatto in campionato. Mi preoccupano i 25 giorni di fermo perché siamo una squadra che quando spegne il motore ci mette un pò a riavviarsi. In ogni caso so cosa mi aspetta perché sono al terzo play off”.

Qual è il suo più grande rammarico?

“L’ultima partita, quella a Viterbo, si ricorda meglio. In assoluto sapete bene che a Lucca abbiamo sbagliato l’approccio. Devo però rimarcare che abbiamo sprecato tante altre occasioni se penso che con la Viterbese abbiamo preso 2 su 6, col  Gubbio solo 1 su 6 ma anche il Modena ha lasciato dei punti per strada. Sono stati i piccoli particolari a fare la differenza”.

E’ tempo di autocritica?

“Io lo faccio sempre, pure troppo”.

Cosa si aspetta dalla Fermana?

“E’ una squadra che si vuole salvare, ha  cambiato allenatore due settimane fa, è una Fermana viva come  ha dimostrato a Imola”.

E‘ giusto che ci siano quattro punti tra Modena e Reggiana?

“Ci stanno anche perché il campionato ha detto questo. Al netto degli errori tecnici e anche arbitrali, questo è il dato di fatto. Se uno li guarda dall’esterno, deve giudicare per i fatti e questo dice la classifica”.

Rispetto allo anno scorso alla guida con il Renate nel ritorno ha ottenuto quasi gli stessi punti dell’andata. Qual è la differenza? 

“La qualità dei giocatori è diversa perché alla Reggiana ho un gruppo di  qualità e dello stesso livello”.

Si può dunque dire soddisfatto?

“Sono stato chiamato per andare in serie B quindi per ora sono insoddisfatto anche se i risultati e i numeri sono straordinari ma aleatori, perché ciò che conta è il risultato finale. Ai ragazzi e a me stesso devo chiedere il massimo”.

Cosa le fa più piacere?

“Ho avuto un sostegno illimitato da parte della società e una libertà assoluta nella gestione della squadra. Logico che con 25 giocatori non puoi averli tutti al tuo fianco, soprattutto da parte chi gioca meno però tutti si sono sempre comportati in modo professionale e con una grande educazione. Mi sono confrontato con giocatori che hanno avuto allenatori importanti e a loro ho chiesto un termine di paragone e come posso diventare migliore”.

La risposta?

“Non ve la dico, resta tra di noi”.

 

Wainer Magnani
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