Ecco come sta nascendo il nuovo centro sportivo della Reggiana

Ecco come sta nascendo il nuovo centro sportivo della Reggiana

Per pensare di attirare nuovi soci che possano investire e non essere dei “prenditori” è necessario avere le giuste condizioni: stadio in affitto per 10 anni, centro sportivo in gestione per 24 anni, un buon portafoglio sponsor e un grande bacino d’utenti, vale a dire una tifoseria appassionata

Abbiamo fatto una visita, da osservatori, a come procedono i lavori di ripristino del centro sportivo della Reggiana in via Agosti. L’impressione è che si stia cercando di accelerare i lavori perché siano ultimati nella prossima primavera. Non è pensabile prima. Il campo “open space” che sarà al servizio della prima squadra è erbato e il tappeto misto sintetico, è molto bello. Si sta procedendo al rimontaggio della struttura dell’aula bunker di Aemilia che servirà da spogliatoi, palestra e uffici prevalentemente per la prima squadra. Ma anche in questo caso ci vorrà almeno un mese per completare la struttura sempre che non vi siano imprevisti legati all’usura dei pannelli. Non è oggettivamente un’operazione semplice. Ci sono ancora tre container di prodotti da sistemare. La vecchia sede, invece, non è ancora stata toccata. E’ vero che serve poco ma probabilmente se ne parlerà realmente il prossimo anno. Stesso discorso per le strutture adiacenti alla futura sede del club: lavanderia, magazzino, Store, bar ecc ecc. E’ potenzialmente una struttura di grande impatto e anche di prospettiva. Ancora niente per il campo in sintetico, anzi deve essere ancora fatto il bando per cui i tempi si allungano. Il campo in sintetico sorgerà a fianco della sede dove oggi c’è il football americano e un altro campo. In quella zona è previsto il sintetico e una tribuna da duemila posti con adiacente parcheggio. Dove, invece, si sta accelerando è nel rifacimento degli spogliatoi dedicati al settore giovanile. Sono previsti sei spogliatoi di cui uno maxi per sessanta giocatori. I lavori procedono spediti anche se è evidente che serviranno ancora una ventina di giorni. I sette campi dove si allenano le giovanili sono stati ripristinati e oggi nonostante il brutto tempo sono in condizioni decenti, soprattutto il campo principale.
E’ doveroso sottolineare l’investimento della Reggiana calcio che spenderà certamente un paio di milioni ma anche del Comune anche se i tempi d’esecuzione sono diversi per la burocrazia. In ogni caso anche il Comune ha fatto la sua parte con la struttura di Aemilia e l’impegno assunto per il campo in sintetico. Il resto è a carico della Reggiana che avrà questo centro sportivo in gestione per i prossimi 24 anni. Va anche rimarcato il grande impegno del presidente-architetto Carmelo Salerno che segue il cantiere in modo maniacale.

Forse è bene rimarcare un aspetto che ai più è sfuggito: la Reggiana per avere un futuro sportivo deve certamente approdare in serie B ma per avere un futuro societario deve per forza di cose mettere sul piatto ai futuri soci granata la possibilità di avere un valore immobiliare come appunto il centro sportivo. Il portafoglio sponsor e il senso di appartenenza dei tifosi da soli non bastano, così come occorrerà prima o poi, meglio prima, trovare un accordo a lunga scadenza con Mapei Stadium (la società proprietaria dello stadio e che lo dà in affitto a Sassuolo e Reggiana) per l’affitto dello stadio. Il Città del Tricolore è decisamente uno dei migliori stadi in Italia, ha la licenza Uefa ma la Reggiana ha sempre un contratto annuale o al massimo biennale. E’ vero che Mapei non si può permettere di dire che la Reggiana non può giocare al Città del Tricolore ma come si usa dire: del futuro non c’è certezza. Questo è un altro tema caldo sul tavolo del presidente Salerno e indirettamente del Sindaco. Occorre una soluzione a lungo termine per rendere ulteriormente appetibile la Reggiana agli occhi di un investitore. Parliamo di “investitore” perché all’orizzonte non c’è nessun industriale-tifoso disposto a rilevare la proprietà da Romano Amadei per cui

Abbiamo fatto una visita, da osservatori, a come procedono i lavori di ripristino del centro sportivo della Reggiana in via Agosti. L’impressione è che si stia cercando di accelerare i lavori perché siano ultimati nella prossima primavera. Non è pensabile prima. Il campo “open space” che sarà al servizio della prima squadra è erbato e il tappeto misto sintetico, è molto bello. Si sta procedendo al rimontaggio della struttura dell’aula bunker di Aemilia che servirà da spogliatoi, palestra e uffici prevalentemente per la prima squadra. Ma anche in questo caso ci vorrà almeno un mese per completare la struttura sempre che non vi siano imprevisti legati all’usura dei pannelli. Non è oggettivamente un’operazione semplice. Ci sono ancora tre container di prodotti da sistemare. La vecchia sede, invece, non è ancora stata toccata. E’ vero che serve poco ma probabilmente se ne parlerà realmente il prossimo anno. Stesso discorso per le strutture adiacenti alla futura sede del club: lavanderia, magazzino, Store, bar ecc ecc. E’ potenzialmente una struttura di grande impatto e anche di prospettiva. Ancora niente per il campo in sintetico, anzi deve essere ancora fatto il bando per cui i tempi si allungano. Il campo in sintetico sorgerà a fianco della sede dove oggi c’è il football americano e un altro campo. In quella zona è previsto il sintetico e una tribuna da duemila posti con adiacente parcheggio. Dove, invece, si sta accelerando è nel rifacimento degli spogliatoi dedicati al settore giovanile. Sono previsti sei spogliatoi di cui uno maxi per sessanta giocatori. I lavori procedono spediti anche se è evidente che serviranno ancora una ventina di giorni. I sette campi dove si allenano le giovanili sono stati ripristinati e oggi nonostante il brutto tempo sono in condizioni decenti, soprattutto il campo principale.
E’ doveroso sottolineare l’investimento della Reggiana calcio che spenderà certamente un paio di milioni ma anche del Comune anche se i tempi d’esecuzione sono diversi per la burocrazia. In ogni caso anche il Comune ha fatto la sua parte con la struttura di Aemilia e l’impegno assunto per il campo in sintetico. Il resto è a carico della Reggiana che avrà questo centro sportivo in gestione per i prossimi 24 anni. Va anche rimarcato il grande impegno del presidente-architetto Carmelo Salerno che segue il cantiere in modo maniacale.
Forse è bene rimarcare un aspetto che ai più è sfuggito: la Reggiana per avere un futuro sportivo deve certamente approdare in serie B ma per avere un futuro societario deve per forza di cose mettere sul piatto ai futuri soci granata la possibilità di avere un valore immobiliare come appunto il centro sportivo. Il portafoglio sponsor e il senso di appartenenza dei tifosi da soli non bastano, così come occorrerà prima o poi, meglio prima, trovare un accordo a lunga scadenza con Mapei Stadium (la società proprietaria dello stadio e che lo dà in affitto a Sassuolo e Reggiana) per l’affitto dello stadio. Il Città del Tricolore è decisamente uno dei migliori stadi in Italia, ha la licenza Uefa ma la Reggiana ha sempre un contratto annuale o al massimo biennale. E’ vero che Mapei non si può permettere di dire che la Reggiana non può giocare al Città del Tricolore ma come si usa dire: del futuro non c’è certezza. Questo è un altro tema caldo sul tavolo del presidente Salerno e indirettamente del Sindaco. Occorre una soluzione a lungo termine per rendere ulteriormente appetibile la Reggiana agli occhi di un investitore. Parliamo di “investitore” perché all’orizzonte non c’è nessun industriale-tifoso disposto a rilevare la proprietà da Romano Amadei per cui per pensare di attirare nuovi soci che possano investire e non essere dei “prenditori” è necessario avere le giuste condizioni: stadio in affitto per 10 anni, centro sportivo in gestione per 24 anni, un buon portafoglio sponsor e un grande bacino d’utenti.
Wainer Magnani
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