“La qualità di mister Diana è la fame di arrivare tra i grandi del nostro calcio. Non vuole giocatori che fanno il compitino ma che fanno qualcosa in più per raggiungere il loro sogno o un obiettivo importante”
Davide Guglielmotti a Pescara ha realizzato il suo primo gol in maglia granata e ora dovrà onorare un impegno e offrire da bere. “Me l’hanno già chiesto i compagni di squadra – rimarca -. Sono comunque più per la prestazione della squadra che per il mio gol. Vincere a Pescara è stato bello perché chi c’era lo scorso anno mi ha parlato di una trasferta poco felice. Inoltre è la terza vittoria in una settimana, cosa non semplice, oltretutto tre partite con avversari di valore come Siena, Carrarese e Pescara. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo anche perché adesso le aspettative su di noi saranno molto alte”.
Cosa ha pensato prima della partita?
“Io, Rossi e Zamparo ci siamo detti: oggi diamogliene tre o quattro cosi’ ci togliamo il cruccio dello scorso anno. Adesso ci viene da sorridere a pensare al passato ma so che botta è stata forte. Vincere in quella situazione è stato doppiamente bello, anche perché so che i ragazzi che c’erano lo scorso anno hanno sofferto ma anche chi è arrivato quest’anno ci teneva perché affrontavamo una big”.
A Pescara è girato un video in cui si ipotizza sul gol un suo tocco con la mano, è cosi’?
“Adesso lo posso ammettere (sorride Davide ndr) la palla non l’ho toccata col braccio, però ammetto che me lo sono chiesto: mi sono detto magari l’ho presa senza accorgermene ma poi ho visto altri due replay laterali in cui si vede che ho stoppato la palla col petto”.
Una partita che ha avuto tanti strascichi polemici.
“Pescara ha fatto di tutto per rigiocare la partita puntando su un errore arbitrale. Noi la partita l’abbiamo vinta meritatamente sul campo. Le chiacchiere le lasciamo agli altri”.
Cosa giudica l’Olbia?
“Sono due o tre anni che affronto l’Olbia, una squadra che ha sempre la stessa filosofia di gioco. Dispone di ragazzi di proprietà del Cagliari che escono dalla Primavera e sono ragazzi intraprendenti e forti agonisticamente. Hanno una predisposizione ad attaccare in avanti, sarà una partita da prendere con le pinze”.
Dite sempre che è una partita difficile.
“Quando sei la Reggiana devi o dovresti vincere contro tutti ma il calcio ha regole diverse dalle aspettative. Noi dobbiamo rimanere concentrati e stare sul pezzo mettendo nella partita la giusta cattiveria agonistica che abbiamo dentro. Questo è il fattore che fa la differenza, perché le qualità della nostra squadra ci sono riconosciute e sono sotto gli occhi di tutti”.
Si può dire che lei è l’uomo di fiducia del mister Diana ma quali sono le sue doti?
“Non entro nel discorso tecnico ma la qualità di mister Diana è la fame di arrivare tra i grandi del nostro calcio. In questo ti sprona ogni giorno e fa capite a tutti che assieme possiamo arrivare il più in alto possibile. Diana vuole il massimo dai suoi giocatori ma prima a livello mentale. Non vuole giocatori che fanno il compitino ma che fanno qualcosa in più per raggiungere il loro sogno o un obiettivo importante. A livello tattico non lo giudico, anche se io mi sono sempre trovato molto bene. Avendo lo stesso suo ruolo da giocatore, mi ha insegnato molto”.
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