Il capitano Paolo Rozzio si confessa: “Non temiamo i play off ma spero di finire il campionato il 23 aprile”

Il capitano Paolo Rozzio si confessa: “Non temiamo i play off ma spero di finire il campionato il 23 aprile”

“Abbiamo fatto un campionato straordinario e se non basterà vorrà dire che il Modena ha fatto più di noi ma non avremo nessun rimpianto”

Capitan Paolo Rozzio come ha vissuto il finale di partita a fermo?

Ero in tribuna e seguivo sul telefonino la partita del Modena: mancava poco ed ero abbronza tranquillo e speravo di poter tornare a meno due. Un pari ci poteva stare. Quel gol del portiere Gagno ci ha tolto il respiro. Non ne avevamo bisogno di una botta del genere ma fa parte del calcio. Adesso è dura anche se manca ancora la matematica”.

Quali sono, se ci sono, i rimpianti? 

La partita di Lucca è il nostro unico rimpianto perché siamo mancati in tutto. A Gubbio non meritavamo di perdere, ad Ancona non meritavamo di pareggiare perché abbiamo sempre fatto la partita, come del resto a Viterbo e Fermo dove abbiamo interpretato bene il match. Certo che con la Viterbese, tra andata e ritorno, ci abbiamo lasciato 4 punti e questo fa male”.

I play off sono dietro l’angolo?

Non possiamo nasconderci che ci può essere questa eventualità. Siamo i favoriti anche se troveremo squadre forti ma ciò che temo di più è il contesto ambientale che può fare la differenza. La Reggiana ha sempre espresso un gran bel gioco, non so se altri hanno fatto lo stesso, però se saremo chiamati a giocarci i play off ci faremo trovare pronti”.

Cremonesi è arrivato a cinque gol, è incredibile per un difensore?

Michele ha sempre fatto tanti gol, forse non come quest’anno ma è dotato di un grande tempismo. E’ un’arma in più ma credo che tutti i difensori hanno fatto bene anche sotto il profilo realizzativo”.

Cosa è successo a Viterbo con l’arbitro?

Non vedeva l’ora di buttarmi fuori”.

Ha chiesto scusa perché?

Un capitano non deve fare stupidaggini, conosco il mio ruolo e sono stato bravo a frenarmi e poi era giusto chiedere scusa in primis ai miei compagni”.

La Reggiana, soprattutto in trasferta, ha subito ultimamente qualche gol di troppo, c’è una spiegazione?

Non è un fatto dettato dai cambi di modulo ma dalla nostra voglia di vincere che ci porta a essere più spregiudicati e a mettere nel conto di poter subire delle ripartenze da parte degli avversari”.

Come giudica in generale gli arbitraggi che ha avuto la Reggiana?

Ci sono categorie anche per loro, quindi ci sono arbitri bravi e meno bravi. Non mi va di cercare degli alibi ma alcune situazioni potevano essere meglio gestite. Parlo delle nostre partite ma anche di altri, anche se devo rimarcare che se il Modena è in testa è perché se l’è meritato. Ciò che mi da fastidio a volte è il loro comportamento, l’atteggiamento di chi non vuole confrontarsi. A Cesena, ad esempio, da capitano ho cercato di parlare con l’arbitro ma mi ha subito ammonito. E’ questa la differenza che ho notato rispetto agli arbitri della serie B che hanno un diverso modo di porsi, a prescindere dalla decisione presa”.

Se saranno play off l’utilizzo del Var vi darà maggiori garanzie?

Maggiore tranquillità ma vediamo che può avere vantaggi o svantaggi. A maggior ragione dobbiamo stare più attenti perché anche i particolari saranno visionati”.

Cosa si aspetta dai tifosi per la sfida con l’Entella?

Mi auguro che la gente venga ancor più numerosa rispetto alle ultime partite in casa, perchè di loro abbiamo bisogno. Ho sempre detto che la spinta che ci da il pubblico al Città del Tricolore ci consente di avere una marcia in più. E’ il motivo per cui il clima che respiriamo in casa ci permette di fare certe prestazioni. Fuori casa non abbiamo avuto lo stesso atteggiamento, anche per questo motivo. Mi aspetto che contro l’Entella, essendo l’ultima partita in casa ed essendoci ancora la possibilità di vincere il campionato, ci sia tanta gente a sostenerci”.

Si può dire che eventualmente il campionato l’ha vinto il Modena ma la Reggiana non l’ha perso?

Per il campionato fatto e la strada intrapresa non possiamo avere nessun rammarico perché fare più di 80 punti è qualcosa di straordinario. La delusione di questo campionato è stata la sensazione di non aver mai fatto abbastanza perché davanti avevi una squadra che ha fatto di più. In ogni caso Modena e Reggiana hanno fatto storia a se. Due squadre che meriterebbero la promozione in B diretta”.

Sarà questa la mentalità per affrontare eventualmente i play off?

Non saremo contenti di andare agli spareggi ma allo stesso tempo dovremo ripartire dalla nostra consapevolezza e dai nostri punti di forza che abbiamo dimostrato nel corso della stagione”.

A livello personale è stato un anno magico culminato con la nascita della primogenita Bianca?

E’ stato un anno molto bello dove la nascita di mia figlia mia ha dato una grande carica. Mi fa star bene nonostante le difficoltà nel gestire i figli piccoli ma per fortuna ho una compagna premurosa e la nascita di Bianca ha avuto dei risvolti positivi anche sul mio lavoro. Mi ha dato maggiore serenità”.

Anche a livello fisico è stato un anno senza problemi.

A parte il guaio al ginocchio determinato dal fatto che mi è caduto addosso un giocatore, sono sempre stato bene e questo mi fa piacere perchè la mia carriera a Reggio è sempre stata macchiata da gravi infortuni che mi hanno tenuto fermo per due anni consecutivi. Quest’anno, a parte questa parentesi nel mese di dicembre, ho trovato una soddisfacente continuità”.

Ha ancora un anno di contratto con la Reggiana ma cosa c’è nel suo futuro?

C’è la Reggiana e tanti anni da calciatore perché mi sento relativamente giovane e sto bene. Diciamo che sono un giovane-vecchio”.

E’ alla sua sesta stagione in granata eppure ha giocato solo 133 partite in maglia granata.

Guardavo in effetti le presenze e con la Coppa Italia sono arrivato a 140 circa perché in due anni ho fatto al massimo 20 partite”.

La sua lunga milizia in granata la porta a essere un punto di riferimento per i nuovi compagni ma cosa racconta a loro di Reggio Emilia e della Reggiana?

Racconto questo episodio per far capire. Quando è arrivato in granata Luca Cigarini, che è un reggiano ma ha sempre vissuto la Reggiana da tifoso e in palcoscenici importanti, mi ha chiesto con grande umiltà com’è la realtà di Reggio e gli ho spiegato come i reggiani vivono la partita allo stadio con passione e amore, gli ho parlato del forre radicamento nei confronti della squadra, il calore che sanno trasmettere ma anche la grande serenità che offrono durante la settimana. Un affetto che si trova anche al di fuori di Reggio Emilia e questo mi ha veramente sorpreso, soprattutto il primo anno quando venivo da Pisa, un’altra città che vive di calcio, poiché ho scoperto con quanto calore e passione i reggiani seguono la Reggiana. Questi concetti cerco di farli capire ai nuovi che arrivano a Reggio per vestire la maglia granata”.

Diciamo una città del nord dove si vive bene con una passione calcistica meridionale?

Esattamente. Un ambiente ideale per un giovane che deve iniziare la carriera o per chi viene a Reggio con la famiglia e vuole trovare un ambiente sereno ma con forti motivazioni”.

Qual è il suo rapporto con Diana che tra l’altro ha fatto il suo stesso ruolo.

Ho un rapporto molto bello e aperto. Il mister non è uno che parla molto con i giocatori ma ama confrontarsi sullo stesso livello con i giocatori che hanno maggiore esperienza. Il mister Diana è stato molto bravo nel prendere una squadra che arrivava da una retrocessione e trasmettere la giusta serenità e motivazioni per ripartire di slancio. Del resto 80 punti non si fanno se non ci sono certi presupposti. Sotto il profilo psicologico ha lavorato molto bene e ha cancellato le scorie che ci portavamo appresso dalla passata stagione. Ripartire non è mai facile, invece il mister è riuscito a darti quella serenità per mettere in campo le nostre qualità. Ha saputo gestire alla grande un gruppo di 26/27 giocatori, tutti titolari”.

Il suo sogno nel cassetto?

Finire il campionato il 23 aprile e poi ci sarà spazio per un altro figlio. Ma il primo è finire il 23 aprile”.

Wainer Magnani
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