Il lungo viaggio della Reggiana sotto il segno di Romano Amadei

Il lungo viaggio della Reggiana sotto il segno di Romano Amadei

Ripercorriamo la storia della società: dall’arrivo di Marco Arturo Romano e la sua uscita, la presidenza Luca Quintavalli e il passaggio del testimone a Carmelo Salerno.

Per comprendere lo strappo avvenuto con la dichiarazione di Luca Quintavalli occorre fare un passo indietro e ricostruire tutti gli scenari societari che hanno portato l’ex presidente granata a questa esternazione attraverso alcune date significative che raccontano la storia degli ultimi tre anni di vita del club.

28 LUGLIO 2018
La Reggio Audace è ripartita dalla serie D con due blocchi (Marco Arturo Romano da parte e i soci reggiani dall’altra) e le quote azionarie erano cosi’ divise:
Tecnologia e Sicurezza (Marco Arturo Romano) 30%
Federsicurezza (Marco Arturo Romano) 10%
Giuseppe Fico 23,13%
Conad 12,5%
Olmedo 8,13%
Mauro Carretti 8,13%
Gianni Perin 8,13%
Marco Arturo Romano aveva il 40% delle quote con una clausola di poter acquisire anche il 10% per passare in maggioranza.
Marco Arturo Romano aveva la maggioranza relativa e la possibilità di avere anche quella assoluta ma soprattutto aveva posto una condizione: ogni delibera del Cda doveva essere approvata con la regola dei 3/5 e in pratica lui aveva sempre la possibilità di invalidare ogni decisione. E’ per questo motivo che i soci reggiani sono stati costretti a liquidare Marco Arturo Romano con una robusta valorizzazione delle sue quote a fronte di un blocco finanziario dell’attività del club.

15 GENNAIO 2019
Marco Arturo Romano ha ceduto il suo 30% ai soci reggiani, il restante 10% sarà venduto entro giugno. Con l’uscita di Marco Arturo Romano le quota sono state poi cosi’ suddivise
Conad 21,5%
Giuseppe Fico 18,7%
Olmedo 15,6%
Imm.Emme 14%
Len Solution 11,9%
Gianni Perin 8,1
Marco Arturo Romano 10% (quota che poi cederà ad Amadei)
In questo contesto si può notare come i soci reggiani si fossero fatti carico della gestione del club con un fardello pesante da sopportare per un campionato di serie D, a maggior ragione per un eventuale approdo in serie C. E’ vero che i soci hanno sempre detto di avere pronto un piano B che prevedeva il ripescaggio della Reggiana ma erano più parole dettate dal cuore che non dal portafoglio. Del resto i soci reggiani si erano già fatti carico della valorizzazione delle quote di Marco Arturo Romano. L’importo non è mai stato quantificato con precisione ma alle quota di 160mila euro occorre aggiungere i 100mila euro del 10% rimasto più i 70mila del premio promozione e poi la valorizzazione di 140mila euro per un totale di quasi mezzo milione di euro. E’ difficile ipotizzare che i soci potessero far fronte al ripescaggio della Reggiana (300mila euro a fondo perduto più le fideiussioni per oltre 600 mila euro) oltre che a garantire un budget ambizioso per la serie C. Le prospettive erano dunque di un anno di serie D di riequilibrio dei conti per poi ripartire.

10 GIUGNO 2019
Nell’anno del Centenario sarebbero stati mesi molto difficili e amari. Per questo motivo l’avvento di Romano Amadei è stata una vera benedizione. Il classico colpo di fortuna dovuto all’arroganza del gruppo modenese proprietario del Modena che ha costretto Amadei e Salerno (come ammesso dallo stesso Carmelo Salerno) a uscire di scena. E’ stata la voglia di rivalsa e di prendersi la giusta rivincita che ha spinto Romano Amadei e poi Carmelo Salerno ad entrare nella società granata.
Con l’avvento di Romano Amadei, che ha preso il 30% delle quote (compreso il 10% di Marco Arturo Romano) e cosi’ i soci si sono alleggeriti ma soprattutto l’Immergas si è fatta carico delle fideiussioni necessarie per l’iscrizione (600mila euro) oltre che i 300mila euro a fondo perduto.
Nel frattempo c’è da registrare l’ingresso in società di altri partner reggiani più o meno legati ai vecchi soci e che complessivamente si accollano il 20% di azioni.
Questo dunque il nuovo assetto.
Romano Amadei 30%
Cesare Roberto 10%
Livio Bondavalli 5%
Modul Casa 5%
Mauro Carretti 5%
Olmedo 5%
Cristiano Giaroni 5%
Gianni Perin 5%
Giuseppe Fico 10%
In questa fase i “vecchi” soci reggiani si sono alleggeriti dell’impegno finanziario con l’avvento di Amadei e dei nuovi soci. La gestione della Reggiana è onerosa ma si intravede la possibilità di poter dare stabilità e futuro al club con un socio forte come Romano Amadei.
L’ingresso di Romano Amadei non solo garantisce stabilità da un punto di vista finanziario ma si assume anche la responsabilità (e la soddisfazione) della gestione tecnica. Con l’avvento di Romano Amadei è scontata la scelta del ds Doriano Tosi. Non a caso tramontano nel frattempo le scelte che stava portando avanti il di Rocco Russo (Massimo Varini e Vito Grieco in primis) ma la sessa figura del direttore generale vene accantonata, lo stesso Russo toglie il disturbo e si dimette. La delega alla responsabilità passa a Romano Amadei che cosi’ sostituisce in Totò Marco Arturo Romano che – ricordiamo – aveva scelto Tito Corsi e Marco Lancetti quali responsabili dell’area tecnica.
Ai soci restano le deleghe del settore giovanile (Giuseppe Fico) della comunicazione (Luca Quintavalli), del commerciale (Cristiano Giaroni) e delle risorse finanziarie (Maro Carretti). In realtà, però, Romano Amadei attraverso l’Immergas inserisce delle figure di fiducia che governano la parte amministrativa e commerciale (Eugenio Imbergamo chief group controller) cosi’ come il settore giovanile viene affidato a Vittorio Cattani che era con lui a Modena e che è un uomo di fiducia di Romano Amadei. In poche parole la Reggiana è sempre più sotto il controllo di Romano Amadei. A livello di Comunicazione ci sono da registrare alcune variazioni ma soprattutto un minor coinvolgimento di Matrix Media che esce dal gruppo Olmedo.

4 NOVEMBRE 2019
L’ultima variazione d’assetto societario riguarda l’ingresso di Carmelo Salerno che aveva la presidenza e il 25% di azioni del Modena. Carmelo Salerno acquisisce il 25% delle azioni della Reggiana e con Romano Amadei hanno il 51% quindi la maggioranza assoluta ma le decisioni non si prenderanno a maggioranza come poteva essere con Marco Arturo Romano ma sarà sempre una gestione condivisa con una postilla: l’onere maggiore sarà sempre a carico di Amadei e Salerno.
Questo concetto viene estrinsecato nel nuovo assetto societario. E’ bene rimarcare anche alcune variazioni, ad esempio Luca Quintavalli partecipa come persona fisica e non più come Olmedo.
Romano Amadei 26%
Carmelo Salerno 25%
It Sport (Livio Bondavalli) 3,5%
Modulcasa (Iller Reggiani) 5%
Sarchio (Cesare Roberto) 7%
I storici soci reggiani al 33,5%
Ovviamente dato che che Salerno ha preso il 25% delle quote queste sono derivate da queste cessioni
Romano Amadei 4%
Sarchio 3%
It Sport 1,5%
Mauro Carretti 2%
Luca Quintavalli 1,5%
Cristiano Giaroni 2%
Gianni Perin 3%
Conad 4%
Giuseppe Fico 4%
Questo dunque il nuovo assetto della Reggio Audace che a breve diventerà Ac Reggiana 1919
Romano Amadei 26%
Carmelo Salerno 25%
Conad 16%
Sarchio 7%
Giuseppe Fico 6%
Modulcasa 5%
It Sport 3,5%
Luca Quintavalli 3,5%
Cristiano Giaroni 3%
Mauro Carretti 3%
Gianni Perin 2%
A livello di cariche dirigenziale non vi sono mai stati tanti cambiamenti: il presidente dalla fondazione di Reggio Audace è sempre Luca Quintavalli a cui si è aggiunto il vice presidente Mauro Rondanini per Conad e l’amministratore delegato Mauro Carretti mentre il ruolo di direttore generale è stato accantonato. Incarico che sarà successivamente affidato a Vittorio Cattani.

3 LUGLIO 2020
Una compagine societaria che si era assottigliata al termine della stagione 19/20 passando da 12 a 9 soci con l’uscita di Cristiano Giaroni, Livio Bondavalli è Italia Pref. Anche in quella occasione era stato Amadei ad aumentare le sue quote passando dal 25,98% al 37,36% mentre Salerno è rimasto al 25%, Conad al 14%, Cesare Roberto (7%), Giuseppe Fico, Luca Quintavalli e Mauro Carretti (4,38%) Gianni Perin (2%) e Iller Reggiani (1,5%).

27 NOVEMBRE 2020
Lo scollamento all’interno della società, anche se tenuta nascosta, si è materializzata quando il presidente Marzio Ferrari ha annunciato che Conad sarebbe uscita dalla società, pur rimanendo sponsor e le quote (14%) sono state ripartite in proporzione tra i soci. In quel momento è stato accelerato il passaggio del testimone tra Quintavalli e Salerno. Mauro Carretti, amministratore delegato, ha preferito rinunciare all’incarico perché legato a Luca Quintavalli e Carmelo Salerno ha assunto il ruolo di presidente e di amministratore delegato. Fatto abbastanza insolito in una società di calcio. L’uscita di Conad e quindi le dimissioni di Mauro Rondanini da vice presidente ha poi portato Giuseppe Fico e Cesare Roberto alla vice presidenza.

20 DICEMBRE 2020
Viene messo in atto ciò che era già stato deciso dopo il termine della stagione scorsa: il cambio al vertice della presidenza con il passaggio del testimone da Quintavalli a Salerno. Una decisione che, come detto, era già stata presa nel momento in cui Romano Amadei era entrato a far parte della società granata rilevando le quote di Marco Arturo Romano e mettendo i famosi 300mila euro a fondo perduto per il ripescaggio. Il suo volere era chiaro: Doriano Tosi direttore sportivo e poi Carmelo Salerno presidente. Tosi era salito subito in cabina di regia per allestire la squadra che poi ha vinto i play off e Salerno, in attesa della presidenza, ha avuto la delega tecnica pur senza avere nessuna nomina dato che il presidente è rimasto Luca Quintavalli e il vice Mauro Rondanini in rappresentanza di Conad. Al termine della stagione, anche in virtù di un aumentato impegno di Romano Amadei e dello stesso Salerno, era stato deciso di assegnare la presidenza per la stagione 20/21 a Carmelo Salerno. Una scelta fatta a luglio ma che è stata prolungata (difficile saperne i motivi) al 20 dicembre. Ad accelerare questa mossa è stata anche l’uscita dalla compagine societaria di Conad e il successivo aumento di azioni da parte di Amadei e Salerno che oggi detengono il 74% delle azioni granata (Amadei 44% e Salerno 30%) e agli altri soci il 26% frazionato.

Amadei 44% Salerno 30%, Cesare Roberto 8% Quintavalli 5%, Fico 5%, Carretti 5%, Perin 2%, Reggiana 1%

8 MAGGIO 2021

Luca Quintavalli posta il suo commento su Facebook

Un uomo che sbaglia e chiede perdono, è un uomo che tanto può insegnare ad una comunità. Gli animali, a differenza nostra, reagiscono con l’istinto alle sollecitazioni della vita… Noi possiamo invece scegliere, quindi sbagliare, quindi scusarci.
Oggi dopo una notte insonne chiedo scusa a Reggio Emilia.
Di errori ne son stati commessi tanti in questa stagione: alcuni evitabili, altri no. Chiedo scusa in primis ai calciatori, fratelli di lacrime e sorrisi, per aver mancato quell affetto che forse meritavano quando si parlava più di ricorsi non fatti che di amicizia e riconoscenza a loro dovute. Chiedo scusa all amico Don Massimo a cui credo che questa retrocessione dispiaccia come ad un missionario rimpatriato. Chiedo perdono ai tanti tifosi ed ultra per cui provo oggi più che mai qualcosa di vero: RISPETTO. Chiedo scusa infine alla gente della mia Reggio Emilia perché i miracoli del passato non son serviti per vincere le difficoltà del presente.
Ieri ho ascoltato e letto in merito alle scuse di tanti, ma non di tutti. Ho visto pianti veri di gente ferita. Poi ho “ascoltato” il silenzio di alcuni e le finzioni di altri. A questa gente, che poco ha di cuore granata ma solo ipocrisia mediatica e tanta arroganza , è solo dato di fare una cosa che costa poco ma tanto vale: rispettare, TACENDO, la delusione delle persone a cui è stato fatto un regalo che non hanno mai potuto scartare.

Finché litigheremo per una partita o ci abbracceremo per un gol, in qualsiasi campo di qualsiasi categoria, la Reggiana non sparirà.

Wainer Magnani
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