L’allenatore Diana non si fida del Grosseto

L’allenatore Diana non si fida del Grosseto

“Il nostro segreto è mantenere viva la partita. Se vai sotto di uno o due gol diventa un problema, se invece sei in equilibrio puoi pensare di vincerla anche nel finale”

Mister Diana come vive il primato della Reggiana?

“Mi piace l’entusiasmo che c’è nell’ambiente anche se al nostro interno c’è la consapevolezza che dobbiamo cercare di allenarci con intensità e fare in modo di far trapelare poco la nostra felicità perché è un attimo che la possiamo perdere. Gli obiettivi sono ancora lontani. Nel corso del campionato ci sono momenti positivi come questo ma i momenti negativi arrivano in fretta. Guardiamo la classifica ma è ancora presto”.

Una Reggiana che sa vincere anche nel finale di partita.

“Il nostro segreto è mantenere viva la partita. Se vai sotto di uno o due gol diventa un problema, se invece sei in equilibrio puoi pensare di vincerla anche nel finale”.

Come valuta il Grosseto?

“Ho molta stima del loro allenatore. Sa lavorare con i giovani. L’anno scorso ha fatt bene e non mi faccio abbagliare dai risultati negativi di questo avvio di stagione. Ho visto il loro spirito dopo la vittoria e per questo ci aspettiamo una gara difficile. Per fare bene ci dobbiamo mettiamo sul loro stesso livello”.

Però la Reggiana ha numeri importanti.

“Quando si affronta prima classifica le motivazioni si moltiplicano. Noi dobbiamo pareggiare la loro voglia di successo, avere lo stesso giri di motore poi te la giochi. Non dobbiamo commettere alcune leggerezze viste contro l’Olbia. Alcuni atteggiamento non mi sono piaciuti. Dobbiamo mettere più sostanza nel loro gioco”.

Ancora una volta pensa di vincere la partita con dei cambiamenti in corso d’opera?

“Dobbiamo valutare alcune situazioni e guardare la condizione di alcuni ragazzi. Una rotazione ci può stare, anzi ci deve essere. Alcuni ragazzi non hanno fatto la preparazione e devono ritrovare la giusta condizione atletica”.

Le è mai capitato una striscia cosi’ importante di vittorie?

“Mi è successo sia da calciatore che da allenatore del Renate ma sono striscia positive che arrivano da storie diverse. Dobbiamo essere bravi nel mantenimento ed è influente il risultato. Sono convinto che i momenti negativi arriveranno e dovremo essere bravi, tutti assieme a superarli. Chiamo in causa squadra, dirigenti, tifosi e l’ambiente in generale. Nelle difficoltà dobbiamo essere bravi ad affrontarle e ad uscirne tutti assieme”.

Anche a Grosseto ci saranno non meno di trecento tifosi.

“Sono contento ma devo dire che i nostri tifosi ci sono sempre stati. E’ un piacere per noi gratificarli con i risultati”.

Si aspettava all’inizio di ritrovarsi in una situazione di classifica cosi’ gratificante?

“C’era l’auspicio ma cammin facendo abbiamo capito che poteva arrivare qualcosa di positivo. In fase di preparazione il livello fisico era cosi’ basso che il miglioramento era scontato ed è stato importante. Poi è anche vero che il mercato si stava per concludere e ci ha dato ulteriore qualità”.

Si sa quando Venturi potrà rientrare?

“Deve stare fermo ancora una settimana. Speriamo torni presto al campo perché respiri l’atmosfera del gruppo. Siamo fiduciosi ma non abbiamo una tempistica precisa”.

Si ritiene coperto nel ruolo?

“Voltolini si sta comportando bene, non ho avuto nessun dubbio e poi anche il giovane Marconi ha buone prospettive. In attesa del rientro di Venturi mi sento coperto”.

Dove ha svolto la rifinitura?

“A Cavriago, in una splendida struttura”.

Pensa di avere Rosafio per l’Ancona?

“Spero, sono fiducioso. Non è stato un intervento da tre giornate di squalifica. Non ho chiaro come vengono stilati i referti degli arbitri. Mi dispiace per Rosafio perché ha bisogno di continuità”.

Si dice che la Reggiana è vincente perché ha una forza mentale, cosa significa?

“La si può ricondurre all’esperienza del gruppo che ha una capacità di lettura della partita, sanno stare sempre dentro la partita. E’ un aspetto importante ma molto soggettivo”.

Libutti è forse l’unico giocatore sottoutilizzato, forse perché lo ritiene più difensore che quinto del centrocampo?

“Sono convito che Libutti sia uno di quei giocatori che quando entreranno in squadra daranno un grande sostegno alla squadra. Certo, resta da valutare se è più un quinto di centrocampo o un terzino. Ma questo aspetto conta meno”.

Wainer Magnani
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