Una serie B amara sul campo ma valida a livello di bilancio

Una serie B amara sul campo ma valida a livello di bilancio

La società ha fatturato ben 11 milioni 654.445 euro grazie ai contributi della Lega B che ammontano a 5 milioni e 303.192 euro, a 1 milione e 284.947 euro di diritti televisivi ed all’ottimo risultato raggiunto dall’area commerciale che ha più che raddoppiato il valore dell’anno precedente che si attesta ad 4 milioni e 927.998 euro.

La stagione sportiva 2020/21 si è chiusa con un’amara retrocessione in Serie C per la Reggiana, mentre analizzando il bilancio dell’esercizio 2020/21 emerge un forte miglioramento dei conti aziendali, basti pensare che la perdita d’esercizio è stata pari ad 437.331 euro in forte calo rispetto al 1.311.658 euro dell’anno precedente, anno in cui la Reggiana ha vinto i play off ed è tornata in Serie B dopo oltre 20 anni.

Partendo dall’analisi del conto economico, che riporta i costi e ricavi della stagione, non possiamo non sottolineare come il fatturato sia aumentato, perché nella stagione passata la società ha fatturato ben 11 milioni 654.445 euro grazie ai contributi della Lega B che ammontano a 5 milioni e 303.192 euro, a 1 milione e 284.947 euro di diritti televisivi ed all’ottimo risultato raggiunto dall’area commerciale che ha più che raddoppiato il valore dell’anno precedente che si attesta ad 4 milioni e 927.998 euro.

Purtroppo la società ha registrato solamente 2.864 euro di ricavi conseguenti la vendita dei biglietti e degli abbonamenti, causa Covid 19 che ha costretto tutte le società a giocare senza pubblico. Prudenzialmente pensiamo che questa situazione abbia generato mancati incassi per circa 2 milioni e che quindi in una situazione di normalità, la società avrebbe potuto chiudere il bilancio in attivo, oltre che avere a disposizione più risorse per potenziare l’intera struttura.

Fra i ricavi emergono 12.000 euro di ricavi da cessioni dei giocatori e 57.000 euro di premi di valorizzazioni dei giocatori in prestito e di proprietà di altre società.

La principale voce di costo è relativa ai salari e stipendi, pari a 6 milioni e 926.072 euro ovvero il 59% dei ricavi.

La società ha in essere 49 dipendenti, divisi in 26 calciatori, 12 allenatori, 2 personale tecnico, 1 dirigente, 7 impiegati ed 1 operaio; la società comunica che ha elargito 20.000 euro agli amministratori, 47.292 euro al Direttore Generale, 3.000 euro al Sindaco Unico e 12.000 euro alla società di revisione.

Il dg Cattani e Romano Amadei

L’iscrizione al campionato di Serie B è costata 1 milione e 099.219 euro ma non sappiamo non essendoci specifica se questi costi comprendono anche le iscrizioni ai vari campionati delle squadre del settore giovanile, a cui è doveroso aggiungere l’affitto che la Reggiana deve riconoscere al Sassuolo per poter disputare le partite casalinghe, ben 360.000 euro.

La società inoltre è chiamata a sostenere anche costi per circa 270.000 euro per utilizzo campi d’allenamento, affitto foresterie ed appartamenti vari, affitto uffici e noleggio autoveicoli.

Oltre a questi costi vi sono quelli per il vitto, alloggio e locomozione gara pari a 319.040 euro ed i costi di biglietteria e controllo ingressi pari ad 231.085 euro. Questi ultimi costi non trovano specifica nel bilancio e non sappiamo l’origine certa, avendo la Reggiana giocato l’intero campionato senza pubblico, mentre nei costi 319.040 euro vi sono anche i costi per l’organizzazione delle gare in esterna del settore giovanile.

La società ha sostenuto anche 861.390 euro di costi amministrativi, composti prevalentemente da costi per consulenze, provvigioni ad intermediari ed a procuratori sportivi.

620.329 euro sono i costi sostenuti per spese sanitarie tra cui tamponi, compensi a sanitari, massaggiatori ed altri consulenti esterni dell’ambito medico sanitario.

La società ha anche sfruttato la possibilità di sospendere gli ammortamenti come da decreto ministeriale, riducendoli per ben 115.000,00 euro ed anche questo è stato un notevole vantaggio economico, perché tale sospensione ha ridotto la perdita d’esercizio.

La perdita dell’esercizio è stata coperta dai soci mediante l’azzeramento del capitale e l’utilizzo delle riserve create precedentemente ma anche grazie ad un’iniezione di liquidità effettuata dai soci per 300.000 euro per cui al 30 Giugno 2021 il Patrimonio Netto della società è pari a 298.852 euro.

Analizzando invece lo Stato Patrimoniale della società l’attivo è pari a 4 milioni e 412.746 euro e le voci più rappresentative sono le rimanenze di materiale sportivo per 80.000 euro, il valore di mercato di giocatori di proprietà iscritto per 379.500 euro crediti verso clienti per € 661.000 euro e da disponibilità liquide sui conti correnti pari ad 2 milioni e 500.000 euro. La società ha indicato 204.000 euro come valore dei ratei e risconti attivi, che sono scritture contabili che bisogna indicare prima dell’effettiva liquidazione.

Le Passività, al netto del Patrimonio Netto sono rappresentate da debiti verso banche per 1 milione e 928,000 euro da debiti verso fornitori per 275.000 euro, da debiti tributari vari per circa 1 milione e 200.000 euro e da debiti verso personale e collaboratori dell’area sportiva riportati sotto la voce “altri debiti” per 597.000 euro.

La società ha acceso tre finanziamenti bancari chirografari grazie alla garanzia rilasciata dallo Stato a favore delle Piccole Medie Imprese che è pari al 90% dell’erogato.

Confrontando le voci dell’attivo con quelle del passivo capiamo perché la società ha come obiettivo principale quello di tornare immediatamente in Serie B, perché se la società dovesse continuare a giocare in Serie C, questi debiti dovranno essere ripianati dai soci, visto che è noto che i bilanci delle società di Serie C, soprattutto quelle ambiziose, chiudono ogni anno con forti perdite d’esercizio, quindi senza la redditività necessaria per estinguere posizioni debitorie. Oltretutto la società ha continuato ad investire anche nella stagione sportiva 2021/22, come evidenzia la bontà della rosa creata, per cui non ci stupiremmo di vedere il prossimo anno un bilancio d’esercizio con una perdita superiore a quella della stagione 2020/21.

La società, in sede d’assemblea dei soci, ha deliberato il cambio del Sindaco Unico, nominando il dott Galaverni Lorenzo, per i prossimi 3 anni, a cui spetterà un compenso di € 3.000,00 all’anno (sapendo quanto è tifoso siamo certi che tale compenso Lorenzo lo investirà in gadget della società) e di assegnare un compenso di 10 mila euro per i consiglieri Vittorio Cattani ed Eugenio Imbergamo.

Wainer Magnani
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