Fausto Rossi facciamo un passo indietro, come giudica il pareggio con la Viterbese?

“Sulla carta ti aspetti una vittoria facile ma la Viterbese è una squadra che non merita la posizione di classifica perché hanno una precisa identità di gioco. Certo, poteva arrivare un risultato diverso se non avessimo commesso tanti errori. Non puoi pensare di vincere tutte le partite e alla fine è importante non aver perso. E’ stata una prestazione di carattere”.

Adesso con la Fermana vale solo la vittoria?

“Se indossi la maglia della Reggiana devi sapere che giochi in una squadra forte, che ha ambizioni e devi avere la consapevolezza di vincere”

Pesa la sfida a distanza col Modena?

“Per me zero. Siamo a inizio dicembre, ognuno deve fare uil proprio percorso. Ci sono momenti di fortuna. Loro sono bravi, hanno fatto un filotto di vittorie e ci hanno agganciato ma bastano due o tre sconfitte per ritrovarsi nelle retrovie. Noi dobbiamo pensare al nostro percorso”.

Ma fine partita chiedete il risultato del Modena?

“Personalmente non guardo solo il Modena ma il campionato in generale”.

In squadra ci sono tanti dualismi?

“Siamo un gruppo che ha diversi interpreti per ogni ruolo, giocatori bravi e abbiamo tutti la consapevolezza di far parte di una grande squadra sia sotto il profilo tecnico che caratteriale. Per vincere un campionato ci vogliono 20 titolari, soprattutto in questi anni in cui il Covid, gli infortuni per i campi pesati possono incidere. Non vogliamo ripetere la situazione dello scorso anno scorso, nonostante alcuni infortuni abbiamo un organico competitivo”.

Cosa significa la fascia di capitano della Reggiana?

“Sin da quando sono arrivato a Reggio ho avuto gli esempi di Staiti, Narduzzo, Spano, Rozzio che mi hanno tramesso l’attaccamento alla Reggiana e al territorio. Indossando la maglia granata riesci a capire quanto è importante essere legato all’ambiente. I miei compagni sanno che sono sempre a loro disposizione al 100% dentro e fuori dal campo, mi possono prendere come riferimento”.

Ha inciso la squalifica di mister Diana?

“La squadra ha la maturità e l’esperienza per gestire una partita, senza dimenticare che Baresi è all’altezza della situazione”.

Il pari con la Viterbese ha aumentato la vostra autostima nel senso che non è da tutti rimontare lo svantaggio due volte.

“Bisogna prendere aspetto positivo ed essere coscienti che siamo una squadra forte. Sappiamo ribaltare la situazione in campo. E’ una forza mentale ma anche fisica”.

I numeri dicono della forza della Reggiana?

“Li guardiamo a fine partita perché spesso raccontano di una partita diversa dal risultato. Siamo la squadra che ha fatto più tiri di tutta la serie C e abbiamo due calci d’angolo in meno rispetto al Catanzaro che ha il record”.

Con la Viterbese li avete sfruttati bene.

“Di questo siamo contenti perché significa far fruttare il lavoro settimanale e rendere la Reggiana più imprevedibile”.