Se la Reggiana gioca da Reggiana non ce n’è per nessuno, inutile far finta di niente o utilizzare le frasi di circostanza, è anche giunto il momento di mostrare i muscoli
Se rivolgi la domanda al mister Diana o al ds Tosi sulla sfida tra Reggiana e Carrarese risponderanno con le frasi di circostanza del tipo “tutte le partite sono difficili, guai sottovalutare l’avversario, è un campionato dove ci possono essere sempre le sorprese, si può perdere contro chiunque” e via di questo passo.
La verità è che contro la Carrarese è fondamentale vincere. Non dico che conta solo il risultato perché la Reggiana non sa vincere senza fare la prestazione. E’ nel dna di questa squadra che deve e vuole sempre fare la partita, però è anche vero che non immagino altro che il successo.
Non prendo in considerazione un altro risultato, anche se l’ultima partita interna ha generato il pari (0 a 0) contro il Gubbio perché da quella sfida sembra sia passato un’eternità, non tanto in ordine di tempo ma per la crescita esponenziale mostrata dalla Reggiana sotto tutti i punti di vista: tecnico, agonistico e soprattutto di autostima. Ora è una Reggiana che non solo sulla carta è forte ma l’ha dimostrato in campo.
Ha ragione Doriano Tosi quando afferma che Siena doveva dimostrare il valore tecnico di questo organico. Cosi’ è stato perché la vittoria ma soprattutto la prestazione è stata una dimostrazione di forza della Reggiana. Certo, non si può scendere in campo contro la Carrarese pensando di avere già vinto ma occorre mettere in campo la stessa determinazione e volontà espressa all’Artemio Franchi. Su questo siamo d’accordo perché altrimenti qualsiasi avversario diventa un ostacolo insuperabile. Ma se la Reggiana gioca da Reggiana, non c’è Carrarese che tenga.
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