Otto sponsor sulla maglia per un valore che supera il milione di euro

Otto sponsor sulla maglia per un valore che supera il milione di euro

Immergas, Righi Sfoglia Torino e la Eag (Euro Assistance Group) sono collocati sul petto dei giocatori, Transcoop e Autostile nel retromaglia Olmedo e Cai nella manica.  Sui pantaloncini figura Icolors, azienda di Modena, per le gare interne che lascerà spazio a Fortlan-Dibi per quelle esterne

Quanto vale la maglia della Reggiana? A giudicare dai tanti sponsor presenti si può ipotizzare una cifra che sfiora gli 800 mila euro. Ovviamente tralasciando l’Immergas perché spetterà al patron Romano Amadei attribuire l’ammontare del main sponsor.

Otto marchi che hanno occupato tutti gli spazi che la Lega Pro ha messo a disposizione per il marketing legato alla maglia e ai pantaloncini: Immergas, Righi Sfoglia Torino e la Eag (Euro Assistance Group) sono collocati sul petto dei giocatori, Transcoop e Autostile nel retromaglia Olmedo e Cai nella manica.  Sui pantaloncini figura Icolors, azienda di Modena, per le gare interne che lascerà spazio a Fortlan-Dibi per quelle esterne. Icolors fa parte del gruppo Fortlan-Dibi. Come si può notare ci sono sponsor storici come Autostile e Transcoop, altri che rappresentano delle novità come Cai aste immobiliari, un’azienda di consulenza di Reggio Emilia. Molte sono anche le conferme come la Eag di Arceto e lo stesso Righi Sfoglia Torino. Si può dire una divisa molto ricca, stile pallavolo o pallacanestro. I calzettoni, invece, non possono portare sponsor ma solo scritte legate alla città. La Reggiana ha scelto “Città del Tricolore”. A livello di marketing si discute spesso su questa strategia: se lasciare la maglia “pulita” o se invece riempirla di sponsor. La risposta è legata prettamente a un discorso economico: avere un main sponsor importante che garantisce un adeguato supporto potrebbe indurre il club a non inserire altri marchi sulla maglia per offrire maggiore visibilità ma quando non c’è questa possibilità finanziaria è logico che si ricorre a “riempire” tutti gli spazi disponibili. In poche parole se la Reggiana avesse uno sponsor come MaxMara, Jeep, Mediacom, Emirates o Mapei in grado di finanziare per milioni di euro la maglia potrebbe permettersi il lusso di avere un solo sponsor di maglia ma per il momento Reggio Emilia non esprime un main sponsor di tale levatura economica. Il tutto si inserisce anche in una diffusa utilizzazione di tutte le tecnologie (giro led, maxischermo, la fonica e la cartellonistica fissa) che lo stadio Città del Tricolore mette a disposizione dell’ufficio markerting.

La realtà granata è di una florida base di piccoli e medi sponsor-tifosi che rappresenta una fondamentale base sociale e soprattutto la prima voce di introito a livello di bilancio del club con oltre due milioni di sponsorizzazioni. Il tutto tralasciando le sponsorizzazioni dei soci, un’altra fonte d’introiti ma che è imprescindibile per la gestione del club. I soci granata, in effetti, finanziano la società attraverso delle anticipazioni personali e in parte con sponsorizzazioni.

Questa è la realtà granata che è forse unica nel suo genere a livello di Lega Pro e che rappresenta, assieme ai tifosi, il vero patrimonio della Reggiana. Un’esperienza nata negli anni ottanta da Osvaldo Bonacini con la creazione del “pool granata” che poi è stata ripresa e portata avanti da Alessandro Dalla Salda per la Pallacanestro Reggiana e che tuttora rappresenta uno delle colonne portanti della gestione del club biancorosso.


Wainer Magnani
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