Una Reggiana “pazza” che ci ha emozionato

Una Reggiana “pazza” che ci ha emozionato

Non ha mai mollato e ha sempre pensato di poterla anche vincere: una grande prova di forza mentale

Confesso che mi sono divertito, anzi esaltato pur nella sofferenza. Certo, non è stato lo spettacolo calcistico che la Reggiana è solita offrirci fatto di dominio della partita, di possesso palla, di triangolazioni perfette e di tante palle gol.

E’ stata una partita anomala e forse (speriamo) irripetibile perché la Reggiana non ha mai subito tre gol in casa, non ha mai fatto gol su calcio d’angolo, non è mai stata sotto tra le mura amiche, non ha mai commesso tanti strafalcioni come in questa partita. E’ tutto vero, compreso un arbitraggio molto discutibile.

Però resta l’esaltazione per un pareggio che sa di impresa perché mai e poi mai un’altra Reggiana avrebbe saputo non dico rimontare dal 2 a 0 ma soprattutto dal 3 a 2 a pochi minuti dalla fine. Quel gol su rigore regalato dalla difesa granata (anche se il contatto di Voltolini è inesistente) avrebbe steso un elefante e invece la Reggiana non solo ha avuto la forza di pareggiare ma dopo aver pensato di vincere sul 2 a 2 ci ha provato, vedi il tiro di Sorrentino, sul 3 a 3. E’ questa forza mentale della Reggiana che mi ha fatto cancellare tutti gli errori o le mancanze viste contro la Viterbese.

Spetterà certamente al mister Diana analizzare, ad esempio, perché nel primo tempo, palo di Scappini a parte, no abbiamo mai calciato dalla distanza e ci siamo resi pericolosi solo su calcio d’angolo. Oppure capire perché tanti passaggi sbagliati in fase di disimpegno o come mai nella ripresa si è sempre poco la conclusione dalla distanza. Insomma da un punto di vista tecnico non è stata una grande Reggiana ma per volontà, cuore, ostinazione e caparbietà mi levo tanto di cappello.

Wainer Magnani
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