È andata bene, e ora sotto con il Novara

È andata bene, e ora sotto con il Novara

La Reggiana raggiunge la semifinale e venerdi sfiderà, sempre al Città del Tricolore, il Novara. Questa volta al termine dei novanta minuti, in caso di parità, si andrà ai supplementare ed eventualmente ai rigori.

Si potrebbe dire: missione compiuta. Il pareggio ha consentito ai granata di conquistare la semifinale e questo è ciò che conta anche se va detto che la Reggiana se l’è vista brutta soprattutto quando il Potenza ha avuto a disposizione un calcio di rigore che Venturi ha parato sul tiro di Franca. Ma sono questi particolari che fanno pensare che sia proprio l’anno della Reggiana.
Le prevedibili difficoltà per un debutto dopo cinque mesi si sono dimostrati superiori alle aspettative. Merito del Potenza ma anche demerito della Reggiana che non è apparsa la squadra briosa, aggressiva e spietata in attacco che avevamo lasciato a febbraio. Al contrario i granata sono apparsi lenti, prevedibili e poco incisivi, con una manovra che non ha mai trovato sbocchi. Però quando riesci a portare a casa la pellaccia è un segnale importante e che lascia ben sperare. E’ questo aspetto che deve indurre all’ottimismo per la semifinale contro il Novara. La Reggiana avrà novanta minuti in più nelle gambe ma soprattutto si sarà resa conto di cosa significano giocare i play off a porte chiuse. Del resto è difficile credere che la Reggiana vista contro il Potenza sia la stessa che ha caratterizzato il suo girone con un calcio scintillante e aggressivo. Troppi giocatori sono apparsi impacciati e l’ombra di loro stessi per essere giudicati. Il mister Alvini ha anche provato a rimescolare le carte utilizzando tutti i cambi ma alla fine occorre dire che questa semifinale è tutta da iscrivere, per merito, al portiere Venturi che oltre al rigore parato nella ripresa, nel primo tempo è stato autore di una splendida parata di piedi e poi si è ripetuto nel finale di partita. E’ la serata che ha consacrato Venturi e occorre prendere ciò che di positivo ha mostrato questa partita dei quarti di finale. Va anche dato merito al Potenza di aver interpreto bene la partita cercando con insistenza il gol vittoria per la qualificazione.
Non va nemmeno trascurato l’aspetto psicologico di giocare in uno stadio vuoto. E’ vero che i tifosi hanno fatto sentire il loro amore accompagnando la squadra allo stadio ma l’impatto di uno stadio a “porte chiuse” è impressionante e forse bisognerà farci l’abitudine.

Wainer Magnani
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