Andrea Costa. “Una storia molto triste”

“Assumetevi la responsabilità dei vostri comportamenti nei confronti di ragazzi che d voi dovrebbe capire come ci si comporta in questo mondo, sen non lo fate mi auguro che sia qualcuno sopra di voi che vi metta al vostro posto. Che non è tra i ragazzi. La porta in questione è quella nella foto, dopo che delle persone hanno fatto in modo che fosse più dritta possibile. Non abbiamo potuto giocare e siamo tornati a casa”.

Questo il commento di Andrea Costa, allenatore della Reggiana Under 17 che tra l’altro in carriera ha giocato 327 partita tra serie C, B e serie. Un commento di grande amarezza e sensibilità.

“Voglio raccontare una storia triste ma triste davvero. Oggi alle 14.30 si sarebbe dovuto giocare Reggiana Under 17 contro Vis Pesaro sempre Under 17. Parliamo di ragazzi del 2005/06, ragazzi che devono, alcuni, ancora compiere 17anni. Una volta arrivato al campo noto che qualcuno sta guardando con interesse il palo di una porta. Qualcuno della squadra avversaria, ovviamente. Non ci faccio molto caso ed entro nello spogliatoio. Dopo poco mi viene comunicata la volontà, da parte loro, di non giocare la partita perché uno dei due pali sarebbe storto. Mi viene da sorridere perché se penso ai campi ho e abbiamo giocato in tutti questi anni, forse i pali storti delle porte erano gli ultimi dei problemi. Ed è giusto e bello cosi’, i ragazzi devono giocare su campi imperfetti, tagliati male e con le righe a volte un pò storte. ma quando fai 500 chilometri tra andare e tornare con il solo pensiero di fare notare questa cosa per provare a vincere una partita (perché sicuramente era premeditata l’intenzione visto che già avevamo già giocato una partita su questo campo contro un altro avversario) allora vuol dire che del tuo ruolo, del vostro ruolo non avete capito proprio un cazzo. Lo ripeto, parliamo di ragazzi non ancora diciassettenni che hanno vissuto dentro casa gli ultimi due anni e che non vedono l’ora di giocare e confrontarsi con altri ragazzi di città e squadre diverse. Ma lui/loro no. Volevamo venire con l’idea di vincere una partita senza giocarla.

Tutto questo a discapito di ragazzi che sicuramente avrebbero fatto di tutto per affrontarci. Ho i brividi mentre scrivo questo che non è altro che uno sfogo e mi vengono al pensiero di quale insegnamento abbiamo dato a dei ragazzi oggi pomeriggio. Gli abbiamo insegnato a non giocarsela, a dei ragazzi che tra poco saranno adulti, gli abbiamo insegnato a trovare dei trucchi per prevalere sugli altri, a non assumersi le proprie responsabilità perché ci sono altre strade e gli altri sono più fessi e quindi vinciamo noi.

Assumetevi la responsabilità dei vostri comportamenti nei confronti di ragazzi che d voi dovrebbe capire come ci si comporta in questo mondo, sen non lo fate mi auguro che sia qualcuno sopra di voi che vi metta al vostro posto. Che non è tra i ragazzi. La porta in questione è quella nella foto, dopo che delle persone hanno fatto in modo che fosse più dritta possibile. Non abbiamo potuto giocare e siamo tornati a casa”.

Wainer Magnani
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