Il mercato di gennaio e le scelte del ds Roberto Goretti

Il mercato di gennaio e le scelte del ds Roberto Goretti

I veri rinforzi sono le conferme dei tanti giocatori richiesti dalla serie A

Il calcio mercato di gennaio si è concluso e sono sempre dell’idea che i nostri veri rinforzi siano state le conferme e la tutela di un gruppo che ha portato la Reggiana al decimo posto. I veri rinforzi sono non aver ceduto alle tentazioni di vendere Girma, Sampirisi, Pieragnolo, Marcandalli e Gondo che avevano avuto delle richieste importanti. Così come sono felice che sul campo i vari Cernigoj, Melegoni, Pajac, Fiamozzi e via dicendo abbiano dimostrato di essere di assoluto livello per la categoria.
Al tempo stesso non nascondo che sono un pizzico deluso per il mancato arrivo di un difensore centrale giovane che avrebbe potuto completare il pacchetto difensivo granata. Bonfanti era l’uomo ideale. Ma la Reggiana – è bene premettere – non aveva bisogno di titolari perché di titolari ne ha quasi 22 ma di un paio di alternative.
So anche come funziona il mercato perché per tanti anni sono stato nelle varie sedi, da Milano a Cernobbio e so che è normale per agenti, procuratori e diesse arrivare all’ultimo momento. Per questo non mi scandalizzo se la scelta del bolognese Okwonkwo è arrivata all’ultimo momento ma sono certo che era un giocatore che da tempo Goretti aveva nel mirino. Forse ha aspettato Moro e lo Spezia ha illuso tutti ma pur non conoscendo Roji che sia stata la scelta giusta perché è sicuramente un giocatore motivato, che ha voglia di mettersi in discussione e ha le qualità giuste che la Reggiana cercava. Un attaccante che Goretti certamente aveva in testa ed è stato anche un vero affare perché arriva in prestito per 18 mesi. E’ stato squalificato per doping ma il 24 febbraio è dietro l’angolo. Ai benpensanti e ai puritani ricordo solo il caso di Andreoni: un ragazzo straordinario e perbene che aveva assunto degli integratori che a sua insaputa contenevano delle sostante dopanti. Lo stesso ha fato Oko (è un abbreviativo) con una pomata. Una sciocchezza che ha pagato con 4 anni poi ridotta a 2 di squalifica per cui, vi prego, non cavalcate questo particolare.
Detto questo la Reggiana ha 25 giocatori in organico più Pettinari che al momento è fuori lista e con Vido e Vergara in attesa di rientrare. Vido forse un pò prima di Vergara.
Non sono certamente io a dover giudicare l’operato del ds Goretti perché noi conosciamo solo un risvolto della medaglia. Per giudicare ci manca il lato economico. Prendiamo i conti a bilancio dello scorso anno: con un 15% in più rispetto all’anno precedente è stato vinto il campionato, è stato pagato il premio promozione di 600mila euro, ammortizzati gli aumenti di stipendio che erano a contratto e in alcuni casi erano presenti in organico ingaggi poco funzionali, vedi Sciaudone che non ha mai giocato. Ciò nonostante con 4,8 milioni tra staff, giocatori e premi vari ha vinto il campionato. Mi pare che lo scorso anno ma anche quest’anno in serie C ci siano società che spendono due o tre volte tanto e forse non vincono nemmeno il campionato, vedi Vicenza, Benevento o Triestina per fare qualche esempio. Se lo rapportiamo allo stato attuale anche i 7 milioni di ingaggi sono decisamente inferiori al valore dell’organico e soprattutto ai costi della serie B.
Poi c’è quello che vediamo sul campo: una squadra rifondata con 20 nuovi giocatori, con un Girma preso dal nulla e che oggi come oggi vale dai 4 ai 5 milioni di euro, con giovani valorizzati e che tutte le società vogliono. Sono stati “sbagliati” due giocatori su 20? Il 10% è una percentuale irrisoria. Un organico che per il momento ha portato la Reggiana a 28 punti in 22 partite e al 10 posto. Giocatori che all’inizio sono stati criticati e oggi osannati ma soprattutto una scelta, quella del cambio del preparatore atletico, che al tempo è stata coraggiosa, rischiosa, inusuale ma che oggi sta pagando tantissimo. Aggiungo la visione di un mercato che pensa al prossimo anno: Vergara, Stramaccioni, Oko, Blanco, Reinhart, Barbi, Sampirisi, Antiste, Varela, Girma, Fiamozzi, Vido, Gondo per citare alcuni, sono tutti giocatori su cui la Reggiana potrà contarr anche il prossimo anno.
Morale delle favola criticare questa società e il suo direttore sportivo mi sembra da folli ma in questo mondo social ci sta di tutto soprattutto chi ha poca memoria storica perché è bene non dimenticare che veniamo da 23 anni di serie C dove al massimo siamo arrivati quinti nei play off, una volta con Alvini abbiamo vinto i play off accorciati e un anno in serie B di passaggio. Lo voglio ricordare perché con tutto l’affetto che provo per Magalini e Doriano Tosi con Roberto Goretti siamo su di un altro livello e sono pronto a scommettere che entro un paio d’anno lo vedremo in un club di serie A. Potrebbe essere anche il prossimo anno se gli rompiamo troppo le scatole. No, forse no perché le nostre critiche gli scivolano via, diciamo che fino a quando avrà un feeling speciale con Romano Amadei rimarrà alla Reggiana ma chi non ama Goretti sarà presto accontentato.
In ogni caso non spetta a me giudicare il direttore sportivo Goretti bensì alla proprietà, a me spetta il dovere e il diritto di vedere ciò che la Reggiana esprime sul campo.
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Wainer Magnani
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