Reggiana, oltre al calcio c’è di più

Reggiana, oltre al calcio c’è di più

Una società che è punto di riferimento della Lega Pro ma soprattutto delle istituzioni pubbliche e non del nostro territorio

E’ complicato far capire l’importanza di tutta l’attività sociale, culturale e benefica legata al territorio che la Reggiana in questi ultimi anni ha implementato. Uno sguardo al territorio che, per onore di verità, è iniziato da molti anni con l’ingresso nelle scuole con diversi progetti, il rapporto diretto con gli studenti e la loro applicazione pratica, poi l’attenzione sempre crescente alla disabilità, ai ragazzi e ragazze fragili, il loro coinvolgimento nella vita della società, il calcio femminile soprattutto giovanile, poi altri progetti che hanno anche valicato i confini provinciali, regionali e nazionali. Una Reggiana che è punto di riferimento della Lega Pro ma soprattutto delle istituzioni pubbliche e non del nostro territorio. L’Unimore ha aperto da tempo un rapporto stabile con la Reggiana, così la Polizia di Stato si è rivolta anche al club granata per sviluppare i progetti legati al disagio giovanile. Tante iniziative, progetti, appuntamenti che hanno sempre visto la Reggiana al centro non solo perché il calcio è un grande veicolo promozionale ma perché il club granata ha mostrato una straordinaria sensibilità e radicamento sul territorio. Non voglio incensare nessun dirigente nel rimarcare questo aspetto ma solo far capire l’importanza di tutta questa attività per lo sviluppo della Reggiana. Oggi il club granata ha tre grandi patrimoni e speriamo presto un quarto: il pubblico, la fidelizzazione degli sponsor e il nuovo centro sportivo. Il quarto tesoro potete ben capire che sarà la serie B. Il pubblico è senza dubbio un grande patrimonio e non mi riferisco ai 5.000 tifosi che rappresentano lo “zoccolo duro” ma ai diecimila o quasi che hanno risposto all’appello contro l’Entella. Quello è il potenziale su cui occorre lavorare. Poi c’è il centro sportivo che può essere fonte di investimenti da parte di privati e patrimonializzazione del club. Inutile rimarcare quelli che potrebbero essere gli sviluppi in ambito sportivo e commerciale del nuovo centro sportivo perché è sotto gli occhi di tutti, in una zona della città che si sta sempre più rivalutando.
Gli sponsor sono una voce importante nel bilancio della società anche se va detto che oggi la Reggiana coinvolge tutti o quasi gli sponsor che sono anche tifosi della Reggiana. La fidelizzazione con loro nasce proprio da questo stretto rapporto tra il tifoso e l’imprenditore. La storia racconta che molti sponsor sono poi diventati anche soci: da Perin, a Giaroni, a Quintavalli, Carretti e oggi il vice presidente Giuseppe Fico.
Veniamo al punto centrale del discorso: tutta l’attività della Reggiana fatta sul territorio è servita a conferire al club un orizzonte diverso da quello prettamente sportivo e questo è un valore aggiunto anche in ambito commerciale. La Reggiana, magari in serie B, può attirare le attenzioni di imprese a livello nazionale che vogliono affidare alla Reggiana la loro immagine e la loro promozione sul territorio. Questo è il salto di qualità che il club è chiamato a compiere e questa nuova immagine di società radicata nel territorio, attenta alle esigenze sociali e culturali della collettività è un aspetto vincente. In poche parole quando oggi si parla di Reggian

Wainer Magnani
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