A Doriano Tosi l’onore delle armi

A Doriano Tosi l’onore delle armi

A decidere il divorzio è stata la mancata promozione ma sarebbe scorretto dimenticare i risultati ottenuti in questi tre anni

Non voglio e forse non posso entrare nelle dinamiche della società, nelle motivazioni che stanno alla base delle scelte, perché non mi competono. Amo però guardare i fatti e rendere l’onore delle armi a chi esce di scena. Onestamente avrei capito il divorzio da Doriano Tosi lo scorso anno, dopo una retrocessione inaccettabile per i tanti errori commessi anche e forse soprattutto dal ds granata. Forse la misura era colma e la mancata promozione ha fatto traboccare il vaso, resta il fatto che Doriano Tosi alla Reggiana è riuscito a riportare la Reggiana in serie B dopo oltre 20 anni e quest’anno ha proposta la miglior Reggiana, non voglio dire di sempre ma certamente degli ultimi 20 anni. Per la panchina granata ha scelto due allenatori che sono destinati a grandi palcoscenici. Max Alvini in quattro anni è passato dalla Reggiana in serie C alla Cremonese in serie A, Aimo Diana è un predestinato. Ho visto giocatori che mai avrei immaginato, vedi Cigarini , indossare la maglia granata. Non discuto i tanti errori a livello di mercato, soprattutto di riparazione, non entro nel merito del suo modo di fare calcio, di vivere la sua professione. Non contesto nemmeno la decisione della società perché chi mette risorse ha il diritto di decidere qual è il bene della società e sono certo che i soci hanno agito in questa direzione. Purtroppo il calcio è figlio dei risultati e checche se ne dica è stata la mancata promozione in serie B a determinare il divorzio da Tosi. E’ una regola del calcio che penso lo stesso Doriano Tosi accetterà.
Wainer Magnani
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